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Biocarburanti: ridimensionati gli obiettivi al 2020
Prodotti agricoli utilizzati per la produzione di biocarburanti
Il 9 dicembre 2014 è stato approvato dal Consiglio dell'Unione europea un testo riguardante i biocarburanti di seconda generazione. Il testo approvato risulta decisamente meno ambizioso rispetto al precedente approvato dal Parlamento europeo nel 2013.

Il testo dimostra il tentativo di voler preservare gli investimenti in corso mediando con gli obiettivi ambientali. Infatti, all'interno della politica energetica europea, che per l'anno 2020 pone al settore trasporti l'obiettivo minimo del 10% di quota di carburanti rinnovabili, viene innalzata al 7% (rispetto al 6% approvato dal Parlamento) la percentuale massima di utilizzo di quelli di prima generazione, ossia derivati da cereali e colture amidacee.

La proposta di direttiva promuove l'utilizzo di biocarburanti di seconda generazione, come quelli derivati da paglia, alghe e rifiuti che non comportano nuova domanda di suolo o che comunque non impongono una modifica, anche indiretta, della coltivazione dei terreni.

La posizione del Consiglio è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 12 febbraio 2015.

Link utili
Proposta di direttiva di modifica della disciplina dei biocarburanti - Modifica delle direttive 98/70/Ce e 2009/28/Ce Approvata dal Parlamento Ue in prima lettura l'11 settembre 2013 - Posizione del Consiglio Ue in prima lettura il 9 dicembre 2014
Nextville - Direttiva biocarburanti, Consiglio Ue ridimensiona obiettivi