Logo Regione Autonoma della Sardegna
RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO IN SARDEGNA
sardegnaricerche...  ›  ...  ›  agenda  ›  archimede webzine  ›  video  ›  anche in sardegna si...

Anche in Sardegna si sperimenta la "chimica verde"

Rimedi naturali 
03.08.2010
È possibile trasformare i rifiuti in risorsa? Se ne è parlato a Porto Conte Ricerche a fine luglio, durante un interessante seminario di divulgazione. Esistono infatti nuovi metodi che permettono di estrarre da prodotti di scarto alcune molecole che possono essere utili per altri scopi. Per esempio dagli scarti agricoli e dai residui alimentari possono "nascere" contenitori per alimenti, nuovi combustibili, cosmetici e profumi non dannosi per l'organismo umano. Gli esperimenti condotti a Porto Conte Ricerche, sede di Alghero del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, con la collaborazione dei due Atenei sardi e di imprese che hanno sposato la causa della chimica verde, hanno permesso di estrarre dalle vinacce di uva "Cagnulari", dalla sansa derivata dall'olio d'oliva e dalle foglie e bacche di piante tipiche della macchia Mediterranea, sostanze da utilizzare nell'industria farmaceutica e della cosmesi.

"Oggi infatti - ha spiegato Luca Pretti, ricercatore di Porto Conte Ricerche - mediante metodi ecologici come il sistema di estrazione che utilizza la CO2 allo stato supercritico come solvente, sostituendo i solventi tradizionali di tipo chimico, si ottengono prodotti da impiegare nel settore cosmetico-farmaceutico e alimentare". Altri composti interessanti sono contenuti negli estratti ottenuti dalla salvia desoleana e dalle sanse, come ha precisato Bruno Marongiu, docente dell'Università di Cagliari: "dalla salvia desoleana, una specie endemica presente in Sardegna, abbiamo estratto quantità considerevoli di sclareolo, fortemente richiesto in particolare dall'industria dei profumi. Mentre dalla sansa si ottiene lo squalene, precursore del colesterolo, dotato di proprietà antiossidanti, utilizzato anche nelle preparazioni cosmetiche come agente emolliente e idratante".

"Sulla possibilità di utilizzare il lentisco come biomassa per l'estrazione di composti utili dal punto di vista farmaceutico e cosmetico, non ci sono problemi, in quanto si tratta di una pianta spontanea in Sardegna, che si presta ad una raccolta razionale: "dopo il taglio essa ricresce nel giro di un mese" ha affermato Massimo Ghiani, presidente del Consorzio Officinerbe Sardigna, che rappresenta 18 piccole aziende che coltivano piante officinali, estraggono e commercializzano olii essenziali richiesti dalle compagnie farmaceutiche e cosmetiche di tutto il mondo.

Tonina Roggio, responsabile per la Ricerca e Sviluppo di Porto Conte Ricerche, ha colto l'occasione per presentare le diverse attrezzature presenti nel Laboratorio di "Chimica Verde", disponibili per lo svolgimento di progetti di ricerca e attività di trasferimento tecnologico a favore di aziende ed enti del territorio: "oltre all'impianto di estrazione mediante CO2 supercritica per estrazione da sostanze solide, semi-solide e liquide, possiamo avvalerci di un naviglio per l'estrazione di sostanze polari - anch'esso green dato che usa come solvente etanolo e acqua, e altri tipi di estrattori. Ad essi si aggiungono diversi strumenti per la caratterizzazione chimica, come gli HPLC, i gas cromatografi per l'analisi degli acidi grassi e uno spettrometro per la risonanza magnetica nucleare, unico in Sardegna e uno dei pochi presenti in Italia".

"Ci si augura che nella programmazione regionale sia data attenzione ai progetti di ricerca che si qualificano in ambito green, quelli che riguardano o sono basati su tecnologie eco-compatibili" - ha aggiunto Sandra Ennas, responsabile del Servizio Innovazione e Trasferimento Tecnologico di Sardegna Ricerche, a chiusura dell'incontro.

Giustina Casu
Referente per la Comunicazione, Porto Conte Ricerche

Link utili
Porto Conte Ricerche