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iCoolhunt, sbarca in Sardegna la app che cattura le nuove tendenze

Ragazze giocano con il loro smartphone 
26.07.2012
Tra le nuove professioni emergenti nel mercato del lavoro c'è sicuramente quella del coolhunter, un vero e proprio cacciatore di tendenze il cui compito è comprendere in anticipo sui tempi ciò che sarà di moda o più comunemente "cool" nell'ambito della comunicazione, della moda e più in generale dei consumi culturali. Si tratta di una figura professionale ai confini tra sociologia, etnografia e marketing nata negli anni novanta per consentire ai grandi marchi della moda e del design di intercettare i fenomeni di tendenza emergenti.

iCoolhunt, social game multipiattaforma ideato dai fratelli Luca e Alessio Morena, si basa proprio sul concetto di coolhunter e sulle infinite potenzialità che il web offre per individuare le mode e i fenomeni di tendenza ai loro stadi iniziali. La startup omonima nasce nella primavera del 2010 a Torino, città di Luca e Alessio, in concomitanza con il lancio dell'applicazione per iPhone. Nel giro di qualche mese l'app conquista l'universo mobile facendo registrare decine di migliaia di download e diventando "featured app" di Apple. Oggi iCoolhunt è una piattaforma web e a breve sarà disponibile la nuova versione mobile.

Da giugno la startup ha aperto una sede ufficiale a Pula, presso il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, dove i fratelli Morena lavoreranno per sviluppare e migliorare la propria idea di business. Abbiamo incontrato Luca Morena per capire meglio cos'è iCoolhunt e per scoprire qualche curiosità sulle sue potenzialità.

Tu e Alessio avete alle spalle rispettivamente studi in filosofia e architettura, come mai avete deciso di avventurarvi nel mondo dell'ICT?
Devo ammettere che è stato tutto un po' casuale. Io galleggiavo nella poco entusiasmante condizione di ricercatore precario all'Università di Torino, Alessio era l'amministratore di una web agency. L'idea di iCoolhunt ci è venuta in maniera inaspettata, una sorta di "insight" creativo che metteva insieme diverse passioni: il social gaming, il gusto per l'innovazione e la creatività, una discreta ossessione per le tecnologie. Ci siamo accorti fin da subito del potenziale dell'idea e della sua assoluta novità. Perciò abbiamo deciso di investire tempo e denaro nei mesi successivi per realizzare una versione beta che provasse la bontà del concept.

Qual è il modello di business?
Il modello è piuttosto semplice e tradizionale, anche se con un taglio assai innovativo. Elaboriamo dati sulle tendenze emergenti, in buona parte identificate dalla nostra community attraverso le dinamiche di gioco del servizio, e costruiamo prodotti informativi (trend report) per l'industria creativa che commercializzeremo su un'apposita piattaforma B2B.

Perché la decisione di aprire la vostra sede in Sardegna?
Parlando di startup la Sardegna è per noi il luogo che negli ultimi anni in Italia ha rappresentato meglio la giusta combinazione tra competenze, opportunità e ovviamente qualità della vita.

Quali progetti e prospettive nell'orizzonte di iCoolhunt?
I prossimi mesi saranno dedicati alla crescita del progetto, dallo sviluppo delle app che lanceremo con una campagna internazionale in autunno alla costruzione della piattaforma B2B. La sfida è affascinante e ha un certo margine di incertezza, vista la novità dell'idea. Ma siamo piuttosto sicuri del fatto che sia venuto il momento di una nuova generazione di social media più focalizzata su specifici interessi degli utenti. Nella nostra visione e ambizione iCoolhunt appartiene già al dopo Facebook e Twitter.

Sara Palmas
Redattrice

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