NOTA STAMPA - Nuove tecnologie al servizio della scienza
13.12.2013
L'evento odierno, "Comunicare la scienza: l'utilizzo delle tecnologie digitali e la Rete regionale dei divulgatori scientifici", tenutosi al T Hotel di Cagliari, chiude le attività 2013 del piano di comunicazione per la divulgazione della scienza ai giovani, promosso da Sardegna Ricerche con il contributo dell'Assessorato della Programmazione.
"Viviamo in un'epoca dove scienza e tecnologia hanno un ruolo sempre più centrale per la vita dei cittadini. I progressi scientifici ci pongono interrogativi e questioni sulle quali ognuno di noi è chiamato a esprimersi, per poter partecipare ai processi decisionali sulla ricerca e le sue applicazioni" - sostiene M. Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche.
Sintesi delle azioni del piano di comunicazione 2013
- la rassegna Dialoghi di Scienza: una serie di conferenze e science cafè per informare il pubblico sui risultati della ricerca, ma anche occasioni di dialogo con i cittadini attraverso i quali le persone hanno potuto scambiarsi opinioni sui temi affrontati nel corso degli incontri;
- il concorso I geni siamo noi, nato per favorire nei ragazzi la riflessione sull'utilizzo e la sempre maggiore applicazione delle biotecnologie. A vincere è stato Matteo Tronu, un ragazzo di Oristano che ha realizzato un video che racconta la ricerca sarda AkeA, che studia le basi genetiche della longevità dei sardi;
- il campus di giornalismo scientifico Science Reporter, dove 16 ragazzi provenienti da tutta la Sardegna hanno visitato i laboratori del Parco tecnologico di Pula e raccontato la ricerca con articoli, video, inchieste e interviste agli scienziati, nel blog Dove mi butto. Innovazione nel modello adottato: i ragazzi sono stati parte attiva del processo di apprendimento, liberi di esprimersi e di interessarsi alla scienza e ai suoi risultati;
- un corso di formazione per insegnanti degli istituti primari, attraverso l'approccio dell'Enquiry Based Learning, che stimola la curiosità del bambino e lo incoraggia a porsi domande sui fenomeni scientifici con i quali interagisce. Approccio fortemente incentivato dall'Unione Europea ma in Italia ancora poco diffuso;
- il concorso ScienceApp: nell'epoca dei cosiddetti nativi digitali, smartphone e tablet sono ormai di uso comune e un numero sempre maggiore di giovani utilizza applicazioni per accedere a informazioni e contenuti scientifici. Il concorso intendeva stimolare la realizzazione di un'app di comunicazione della scienza che si rivolgesse a studenti e che facilitasse l'apprendimento delle scienze in maniera giocosa e divertente. Vince il concorso la app Il mio album di scienza;
- la Rete regionale dei divulgatori scientifici "Chentu Concas", la sfida più complessa e ambiziosa affrontata con il progetto di divulgazione scientifica. In Sardegna c’è una grande quantità di persone e professionisti della comunicazione della scienza, pertanto, si è cercato di metterli in relazione fra loro per creare collaborazioni, scambiarsi competenze e ideare attività e prodotti innovativi nel campo della divulgazione scientifica. Alla Rete aderiscono diversi istituti di ricerca, associazioni, società, università, insegnanti e liberi professionisti.
Alcuni numeri
600 persone coinvolte nel corso della rassegna Dialoghi di Scienza con 16 fra scienziati e giornalisti scientifici di fama nazionale e internazionale che hanno dibattuto col pubblico nel corso della rassegna.
Il blog www.dovemibutto.wordpress.com dei ragazzi del Science Reporter ha avuto 12.000 visualizzazioni da 37 diversi Paesi del mondo, con oltre 50 post pubblicati fra articoli, video e altro materiale multimediale.
45 insegnanti al corso di formazione, provenienti da tutte le province della Sardegna, per un totale di oltre 1.000 studenti della scuola primaria che possono usufruire delle nuove competenze acquisite dall'insegnante.
Oltre 80 i membri già iscritti al social network della Rete dei divulgatori scientifici (www.sardegnascienza.it) , con istituzioni e professionisti freelance di tutta la Sardegna.
Greca Meloni
Relaz. esterne Sardegna Ricerche e Resp. Ufficio Stampa CRS4
greca.meloni@sardegnaricerche.it - greca.meloni@crs4.it
Cell. 347/2152650
"Viviamo in un'epoca dove scienza e tecnologia hanno un ruolo sempre più centrale per la vita dei cittadini. I progressi scientifici ci pongono interrogativi e questioni sulle quali ognuno di noi è chiamato a esprimersi, per poter partecipare ai processi decisionali sulla ricerca e le sue applicazioni" - sostiene M. Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche.
Sintesi delle azioni del piano di comunicazione 2013
- la rassegna Dialoghi di Scienza: una serie di conferenze e science cafè per informare il pubblico sui risultati della ricerca, ma anche occasioni di dialogo con i cittadini attraverso i quali le persone hanno potuto scambiarsi opinioni sui temi affrontati nel corso degli incontri;
- il concorso I geni siamo noi, nato per favorire nei ragazzi la riflessione sull'utilizzo e la sempre maggiore applicazione delle biotecnologie. A vincere è stato Matteo Tronu, un ragazzo di Oristano che ha realizzato un video che racconta la ricerca sarda AkeA, che studia le basi genetiche della longevità dei sardi;
- il campus di giornalismo scientifico Science Reporter, dove 16 ragazzi provenienti da tutta la Sardegna hanno visitato i laboratori del Parco tecnologico di Pula e raccontato la ricerca con articoli, video, inchieste e interviste agli scienziati, nel blog Dove mi butto. Innovazione nel modello adottato: i ragazzi sono stati parte attiva del processo di apprendimento, liberi di esprimersi e di interessarsi alla scienza e ai suoi risultati;
- un corso di formazione per insegnanti degli istituti primari, attraverso l'approccio dell'Enquiry Based Learning, che stimola la curiosità del bambino e lo incoraggia a porsi domande sui fenomeni scientifici con i quali interagisce. Approccio fortemente incentivato dall'Unione Europea ma in Italia ancora poco diffuso;
- il concorso ScienceApp: nell'epoca dei cosiddetti nativi digitali, smartphone e tablet sono ormai di uso comune e un numero sempre maggiore di giovani utilizza applicazioni per accedere a informazioni e contenuti scientifici. Il concorso intendeva stimolare la realizzazione di un'app di comunicazione della scienza che si rivolgesse a studenti e che facilitasse l'apprendimento delle scienze in maniera giocosa e divertente. Vince il concorso la app Il mio album di scienza;
- la Rete regionale dei divulgatori scientifici "Chentu Concas", la sfida più complessa e ambiziosa affrontata con il progetto di divulgazione scientifica. In Sardegna c’è una grande quantità di persone e professionisti della comunicazione della scienza, pertanto, si è cercato di metterli in relazione fra loro per creare collaborazioni, scambiarsi competenze e ideare attività e prodotti innovativi nel campo della divulgazione scientifica. Alla Rete aderiscono diversi istituti di ricerca, associazioni, società, università, insegnanti e liberi professionisti.
Alcuni numeri
600 persone coinvolte nel corso della rassegna Dialoghi di Scienza con 16 fra scienziati e giornalisti scientifici di fama nazionale e internazionale che hanno dibattuto col pubblico nel corso della rassegna.
Il blog www.dovemibutto.wordpress.com dei ragazzi del Science Reporter ha avuto 12.000 visualizzazioni da 37 diversi Paesi del mondo, con oltre 50 post pubblicati fra articoli, video e altro materiale multimediale.
45 insegnanti al corso di formazione, provenienti da tutte le province della Sardegna, per un totale di oltre 1.000 studenti della scuola primaria che possono usufruire delle nuove competenze acquisite dall'insegnante.
Oltre 80 i membri già iscritti al social network della Rete dei divulgatori scientifici (www.sardegnascienza.it) , con istituzioni e professionisti freelance di tutta la Sardegna.
Greca Meloni
Relaz. esterne Sardegna Ricerche e Resp. Ufficio Stampa CRS4
greca.meloni@sardegnaricerche.it - greca.meloni@crs4.it
Cell. 347/2152650
