Startup: la panoramica del Ministero dello Sviluppo Economico
21.01.2014
La politica a favore delle startup nel nostro paese ha subito una forte accelerazione nell'ultimo anno. L'Italia sta diventando sempre più ospitale nei confronti delle nuove imprese innovative e questo soprattutto grazie alle misure contenute nel Decreto Crescita 2.0 del 19 dicembre 2012. A dimostrarlo è la "Panoramica sullo stato d'attuazione normativa startup", realizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico e pubblicata alla fine del 2013. All'interno del documento si fa il punto sullo stato di attuazione delle politiche in materia a un anno di distanza dall'approvazione del decreto.
Tra le misure attuate dal governo figurano azioni finalizzate alla semplificazione burocratica e alla riduzione dei costi: si pensi alla possibilità di fondare una startup senza oneri di costituzione, alla creazione di una sezione apposita del Registro delle imprese dedicata alle startup con l'obiettivo di semplificare la procedura e garantire la trasparenza o alle norme sul fallimento più rapide e meno gravose. Altre azioni riguardano le assunzioni più semplici, i regimi fiscali più vantaggiosi e una normativa organica, unica in Europa, dedicata all'equity crowdfunding, il sistema che consente all'imprenditore di raccogliere capitali online. Inoltre startup e incubatori possono accedere in modo diretto e gratuito al Fondo Centrale di Garanzia, un fondo governativo che facilita l'accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari, e usufruire del sostegno all'internazionalizzazione fornito dall'Agenzia ICE.
Infine una grande novità degli ultimi mesi è la possibilità per chi investe in startup di poter godere di agevolazioni fiscali. In particolare sono previsti incentivi fiscali sia per gli investimenti diretti che per quelli indiretti in startup per gli anni 2013, 2014, 2015, 2016. Chi investe in startup innovative beneficia delle seguenti agevolazioni fiscali:
- i soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) possono detrarre dall'imposta lorda un importo pari al 19% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a 500.000 euro, effettuati in ciascun periodo d'imposta
- i soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società (Ires) possono dedurre dal proprio reddito un importo pari al 20% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a 1.800.000 euro, effettuati in ciascun periodo d'imposta.
Il beneficio fiscale è ancora maggiore se l'investimento interessa startup del settore sociale o del settore energetico altamente innovativo
A poco più di un anno dall'approvazione del Decreto Crescita 2.0 sono più di 1500 le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, più di 40 in Sardegna.
Per ulteriori informazioni la panoramica ministeriale è disponibile in download nella sezione dedicata alle startup sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Link utili
Ministero dello Sviluppo Economico - Un paese più ospitale per le startup innovative
Tra le misure attuate dal governo figurano azioni finalizzate alla semplificazione burocratica e alla riduzione dei costi: si pensi alla possibilità di fondare una startup senza oneri di costituzione, alla creazione di una sezione apposita del Registro delle imprese dedicata alle startup con l'obiettivo di semplificare la procedura e garantire la trasparenza o alle norme sul fallimento più rapide e meno gravose. Altre azioni riguardano le assunzioni più semplici, i regimi fiscali più vantaggiosi e una normativa organica, unica in Europa, dedicata all'equity crowdfunding, il sistema che consente all'imprenditore di raccogliere capitali online. Inoltre startup e incubatori possono accedere in modo diretto e gratuito al Fondo Centrale di Garanzia, un fondo governativo che facilita l'accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari, e usufruire del sostegno all'internazionalizzazione fornito dall'Agenzia ICE.
Infine una grande novità degli ultimi mesi è la possibilità per chi investe in startup di poter godere di agevolazioni fiscali. In particolare sono previsti incentivi fiscali sia per gli investimenti diretti che per quelli indiretti in startup per gli anni 2013, 2014, 2015, 2016. Chi investe in startup innovative beneficia delle seguenti agevolazioni fiscali:
- i soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) possono detrarre dall'imposta lorda un importo pari al 19% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a 500.000 euro, effettuati in ciascun periodo d'imposta
- i soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società (Ires) possono dedurre dal proprio reddito un importo pari al 20% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a 1.800.000 euro, effettuati in ciascun periodo d'imposta.
Il beneficio fiscale è ancora maggiore se l'investimento interessa startup del settore sociale o del settore energetico altamente innovativo
A poco più di un anno dall'approvazione del Decreto Crescita 2.0 sono più di 1500 le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, più di 40 in Sardegna.
Per ulteriori informazioni la panoramica ministeriale è disponibile in download nella sezione dedicata alle startup sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
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