L'economia verde in Europa
10.11.2014
"La Green Economy è stata vista come un approccio politico utile per affrontare la crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008, ma ora la si pensa come uno strumento per ottenere una società più giusta in un ambiente migliore". Questo l'incipit del rapporto "Resource-efficient green economy and EU policies", pubblicato la scorsa estate dalla Agenzia Europea per l'Ambiente (AEA). Il documento è stato realizzato da un gruppo di ricercatori italiani, appartenenti a diverse università e al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), coordinati da Stefan Speck della AEA e da Roberto Zoboli (Università Cattolica del Sacro Cuore).
L'economia verde, se correttamente integrata nelle strategie messe in atto dall'Europa per sviluppare crescita ed occupazione, potrebbe stimolare l'innovazione con l'utilizzo efficiente delle risorse naturali, ma i cambiamenti economici e tecnologici attualmente sono troppo lenti. Per questo è necessario orientare nuovamente la politica economica europea per farla allineare con gli obiettivi ambientali di lungo termine, ovvero quelli che dobbiamo raggiungere entro il 2050. Se pensiamo per esempio alla diminuzione, compresa tra l'80% e il 90%, dei gas serra rispetto ai valori del 1990, è comprensibile che non possa essere raggiunta esclusivamente incrementando l'efficienza degli impianti esistenti.
L'ecoinnovazione è molto sviluppata nei paesi in cui ci sono alte tasse sull'utilizzo inefficiente delle risorse e sull'inquinamento ambientale: si potrebbe pensare quindi di sostituire parzialmente la tassazione sul lavoro con questo tipo di imposte, che stimoleranno l'inventiva degli imprenditori nel trovare soluzioni amiche dell'ambiente e quindi più competitive. Il Direttore esecutivo dell'AEA, Hans Bruyninckx ha dichiarato: "L'innovazione può essere l'unico e il più importante veicolo per cambiare l'attuale inefficiente modo di utilizzo delle risorse. L'innovazione ambientale è la chiave per affrontare le sfide del XXI secolo. Se vogliamo 'vivere bene entro i limiti ecologici del pianeta' come indicato nel 7° Programma d'azione ambientale, avremo bisogno di affidarci fortemente sulla capacità di inventiva dell'Europa. Non si tratta solo di innovare: incoraggiare l'adozione e la diffusione delle nuove tecnologie verdi potrebbe risultare ancora più importante".
Link utili
AEA - Agenzia Europea per l'Ambiente
Per visualizzare l'infografica nelle sue dimensioni originali è sufficiente cliccare sull'anteprima qui sotto.
L'economia verde, se correttamente integrata nelle strategie messe in atto dall'Europa per sviluppare crescita ed occupazione, potrebbe stimolare l'innovazione con l'utilizzo efficiente delle risorse naturali, ma i cambiamenti economici e tecnologici attualmente sono troppo lenti. Per questo è necessario orientare nuovamente la politica economica europea per farla allineare con gli obiettivi ambientali di lungo termine, ovvero quelli che dobbiamo raggiungere entro il 2050. Se pensiamo per esempio alla diminuzione, compresa tra l'80% e il 90%, dei gas serra rispetto ai valori del 1990, è comprensibile che non possa essere raggiunta esclusivamente incrementando l'efficienza degli impianti esistenti.
L'ecoinnovazione è molto sviluppata nei paesi in cui ci sono alte tasse sull'utilizzo inefficiente delle risorse e sull'inquinamento ambientale: si potrebbe pensare quindi di sostituire parzialmente la tassazione sul lavoro con questo tipo di imposte, che stimoleranno l'inventiva degli imprenditori nel trovare soluzioni amiche dell'ambiente e quindi più competitive. Il Direttore esecutivo dell'AEA, Hans Bruyninckx ha dichiarato: "L'innovazione può essere l'unico e il più importante veicolo per cambiare l'attuale inefficiente modo di utilizzo delle risorse. L'innovazione ambientale è la chiave per affrontare le sfide del XXI secolo. Se vogliamo 'vivere bene entro i limiti ecologici del pianeta' come indicato nel 7° Programma d'azione ambientale, avremo bisogno di affidarci fortemente sulla capacità di inventiva dell'Europa. Non si tratta solo di innovare: incoraggiare l'adozione e la diffusione delle nuove tecnologie verdi potrebbe risultare ancora più importante".
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