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Con Paymeabit i consensi si trasformano in bitcoin

Due ragazzi utilizzano dispositivi elettronici 
04.08.2016
L'unione di tre veterani dell'ICT con un gruppo di giovanissimi professionisti è alla base della variegata squadra di Paymeabit, nuovissima startup fintech che basa il suo funzionamento sui bitcoin. L'idea è semplice quanto mettere un "Mi piace" su Facebook: chiunque può pubblicare un contenuto sulla piattaforma Paymeabit e ricevere consensi sotto forma di "bit", piccole parti di bitcoin che valgono meno di un centesimo di euro.

Paymeabit rientra nel cosiddetto settore fintech, la finanza che funziona attraverso le più avanzate tecnologie dell'informazione. Un settore caratterizzato da una crescita esponenziale in tutto il mondo sia in termini di investimenti (dal 2010 al 2015 sono stati investiti 49,7 miliardi di dollari nel settore - Fonte: StartupItalia!) sia in riferimento al numero di transazioni effettuate attraverso tecnologie digitali (secondo il World Retail Banking Report 2016 di CapGemini ed Efma il 63% del campione preso in esame utilizza servizi fintech - Fonte: NinjaMarketing).

L'avventura di Paymeabit inizia nel 2014 in Sardegna, e precisamente a Cagliari nella sede di The Net Value, incubatore di imprese innovative. I primi capitali sono quelli personali dei fondatori a cui si aggiungono nel 2015 quelli del Voucher Startup di Sardegna Ricerche che consente alla squadra di allargarsi e acquisire nuovi componenti. Nel 2016 arriva l'ammissione al Nexus Lab: Paymeabit è l'unica startup italiana selezionata per partecipare al nuovo programma di accelerazione dedicato al fintech. Per scoprire quale sarà il futuro di Paymeabit e per comprendere il suo funzionamento, abbiamo incontrato Giuseppe Laddomada, product manager, che ha risposto alle nostre domande.

Partiamo dai concetti fondamentali: cosa sono i bitcoin e la blockchain?
Il bitcoin è una moneta digitale che permette agli utenti di scambiarsi valore senza dipendere dalle banche. Viene stampato da un algoritmo open source (anziché da un'autorità centrale) e le transazioni sono validate dagli utenti stessi attraverso un sofisticato algoritmo che permette di scambiarsi dati criptati. In questo modo le banche non hanno controllo sulla moneta: l'aspetto veramente interessante del bitcoin è il suo essere decentralizzato. Gli effetti sulla società sono potenzialmente enormi: è possibile scambiarsi qualsiasi cifra in tempo reale, in tutto il mondo, senza pagare transazioni alle banche e senza il controllo di un'autorità centrale.

Il sistema è stato studiato secondo i principi dell'oro: per esempio, il bitcoin è scarso in quantità come l'oro (ci saranno solo 21 milioni di bitcoin), ma a differenza dell'oro è molto più facile da trasferire (è semplice come spedire un email). E infatti il valore di un bitcoin è passato in pochi anni da 10 centesimi a 600 euro e le startup del settore stanno ottenendo finanziamenti per centinaia di milioni di dollari. Alcune tra le persone più influenti della Silicon Valley stanno scommettendo pesantemente sul bitcoin: Marc Andreessen (il creatore di Netscape e fra i primi investitori di Facebook) sostiene che i bitcoin siano un'opportunità grande quanto Internet.

La blockchain, invece, è la tecnologia alla base del bitcoin: è un database distribuito che permette a tutte le parti di fidarsi tra di loro. Anche la blockchain ha effetti rivoluzionari sulla società: praticamente è applicabile a tutti i campi in cui c'è bisogno di un intermediario perché le parti non si fidano tra di loro. Le banche per esempio stanno investendo miliardi di dollari per ottimizzare le transazioni tra di loro tramite la blockchain.

Come nasce l'idea di Paymeabit e come funziona il servizio?
Quando i bitcoin sono stati presentati ci è stato subito chiaro che da quel momento era possibile trasferire il valore su Internet in maniere completamente nuove. Prendiamo i contenuti per esempio: ogni giorno su Facebook vengono dati 4,5 miliardi di "mi piace". Ogni minuto solo su Youtube vengono caricate 72 ore di video. E nello stesso minuto su Instagram vengono dati 500mila "mi piace". Escludendo gli introiti pubblicitari, tutti questi contenuti al momento valgono zero. Gli utenti non pagano per i contenuti. I bitcoin possono stravolgere questo paradigma. Come? Grazie al bit, una piccola frazione di bitcoin che vale meno di un centesimo. Prima non era possibile trasferire una cifra così piccola via Internet perché i costi di transazione erano troppo alti.

Ora, noi ci siamo chiesti: come potrebbe cambiare Internet se gli utenti potessero usare questa cifra piccolissima per dare valore ai contenuti? E cosi è nata Paymeabit. L'idea è semplice: su Paymeabit tutti i contenuti possono guadagnare bit. Praticamente chi crea un post (un blog post, una foto, un video etc) lo può vendere direttamente ad altri utenti per pochi bit. Oppure può lasciare il contenuto libero e guadagnare ogni volta che riceve un mi piace. La novità rispetto alle soluzioni attuali è che la cifra è piccolissima (stiamo parlando di centesimi o frazioni di centesimi) perciò per l'utente finale è molto leggero trasferire del valore. Essendo il bit così piccolo può dare valore anche a un commento.

Abbiamo aperto la versione beta di Paymeabit da un paio di settimane e abbiamo visto un forte interesse da parte della comunità bitcoin. Sono arrivati centinaia di utenti che si sono scambiati decine di migliaia di bit. Ed è successo un po' di tutto: c'è chi ha venduto l'accesso alla propria tesi di laurea, chi ha scritto articoli su come funziona e chi ha invitato utenti da tutto il mondo. Molti utenti vengono dalla Russia e dalla Cina. L'aspetto più interessante è però vedere come su Paymeabit si sia già creata una nuova economia. Un'economia in cui i contenuti hanno un valore in bit.

Esistono concorrenti della vostra startup?
Paymeabit è un servizio unico nel suo genere: nessuno ha mai offerto la possibilità di valorizzare i contenuti con una cifra piccola come il bit. Esistono comunque delle startup che hanno provato a offrire servizi simili. Una di queste è Changetip che permette agli utenti di lasciare mance in bitcoin su piattaforme esterne (es. Facebook, Twitch etc). L'altra è Zapchain, una community tipo Reddit dove si possono lasciare mance in bitcoin. Il nostro approccio è differente: abbiamo una piattaforma che si basa esclusivamente sul bit. Questo ci aiuta ad avere sia un approccio emotivo che funzionale: ricevere un bit è una dimostrazione di valore sociale e significa "Questo contenuto ha un valore". E si può anche acquistare qualcosa di utile, come per esempio comprare un mini-bene digitale (un blog post, un video etc).

Chi sono i professionisti che fanno parte del team Paymeabit e qual è il loro ruolo?
Paymeabit è nata da un team di appassionati di bitcoin. Al momento siamo in sei: alcuni di noi hanno lavorato in Internet sin dagli albori, altri hanno anni di esperienza nel campo startup sia in Italia che all'estero. Tutti siamo convinti di essere di fronte a una rivoluzione. Il team è molto differenziato: abbiamo 4 sviluppatori blockchain e bitcoin, un product manager e un bitcoin evangelist. In questo modo siamo in grado sia di creare il prodotto che di raggiungere gli utenti. Ed è molto interessante anche il fatto di avere età diverse: crediamo molto nella combinazione di entusiasmo ed esperienza!

Dopo il riconoscimento di NexusLab quali sono i prossimi passi di Paymeabit?
Il prossimo passaggio è far crescere la piattaforma. Al momento ci stiamo espandendo nella comunità bitcoin che a livello mondiale è abbastanza interessante. Però vediamo che c'è un forte interesse anche da parte di chi non ha ancora bitcoin: il nostro obiettivo è arrivare a tutti e ci sono un paio di idee molto interessanti su come espanderci.

Quali sono secondo te le prospettive per il settore delle valute elettroniche?
Personalmente sono convinto che le criptovalute siano il futuro. Non si possono eliminare. Ora è solo una questione di tempo per capire quali sopravviveranno e se possono coesisterne di diversi tipi. Io sono convinto che sia possibile. Ma sono anche convinto che i bitcoin saranno adottati dalle masse nel giro di 5-10 anni e traineranno tutto le altre criptovalute.

Link utili
Paymeabit

Redattore
Sara Palmas