DART, il motore di ricerca di domani
03.07.2006
Sensibile, capace di adattarsi, obiettivo, sempre disponibile, pieno di risorse, intelligente... no, non è l'identikit del manager di successo, è il motore di ricerca di domani. I primi motori di ricerca, da Altavista a Goolge, Yahoo, All the Web, che fino ad oggi si sono spartiti il mercato con vario, spesso grande, successo, hanno tutti qualcosa in comune: sono un immenso catalogo del Web, compilato in modo più o meno automatico esplorando la rete alla ricerca di parole chiave, termini ricorrenti, struttura nei collegamenti ipertestuali.
Il motore di ricerca del futuro riparte dall'utente: le sue esigenze, il suo profilo, in altre parole il contesto. Chi sei, dove ti trovi, che cosa stai facendo? Sono informazioni imprescindibili se si vuole dare una risposta sensata ad una domanda: un consiglio. Sensibile al contesto d'uso e alle preferenze dell'utente, accessibile tramite qualsiasi dispositivo, dal personal computer al telefono cellulare o alla tv interattiva, non è limitato al web e alla ricerca per parole chiave, ne riporta, quando serve, musica, filmati, immagini (in una parola: multimediale), e soprattutto le sue risposte e il suo funzionamento sono guidati dalla saggezza collettiva che gli utenti mettono in campo giorno per giorno usando la rete per lavoro, per studio o per gioco.
Il motore di ricerca del futuro riparte dall'Europa, ci credono i governi che incanalano risorse verso la ricerca industriale, il caso emblematico del progetto Quaero: titanico impegno franco tedesco per un motore di ricerca multimediale e multipiattaforma. Ci credono i grandi attori che non a caso fanno a gara per attivare centri di ricerca e sviluppo in Europa: Google a Zurigo, Yahoo a Barcellona, Ask.com a Pisa; è la montagna che va a Maometto.
Ci credono il governo italiano e la Commissione Europea che hanno recentemente erogato sostanziosi finanziamenti a progetti riguardanti motori di ricerca multimediali e tecnologie correlate. Cosa più importante ci credono i ricercatori, che per una volta si guardano bene dal fuggire all'estero, ma si danno invece appuntamento a Pula, in occasione del Workshop DART'06, organizzato da Tiscali, CRS4 e Università di Cagliari in collaborazione con Consorzio Ventuno e Polaris, per fare il punto sullo stato dell'arte, confrontarsi e tracciare la strada per il prossimo futuro.
Sono appunto questi i presupposti da cui parte il progetto DART (Distributed Agent-based Retrival Tools): praticamente ogni dispositivo dotato di display oggi può essere connesso a Internet, (dal televisore al telefono cellulare, e perchè non l'autoradio e il videoregistratore?), ad una velocità che solo qualche anno fa non avremmo nemmeno sognato e questi dispositivi hanno una memoria e un processore, che per lo più, se ne stanno inutilizzati, in attesa di input. Perchè non condividerli con gli altri Internetnauti per dar vita a un motore di ricerca aperto?
Aperto alla partecipazione degli utenti, ma soprattutto trasparente nel suo funzionamento: un indice delle risorse e dei servizi disponibili in rete gestito in modo trasparente dagli stessi utilizzatori del servizio, e un insieme di strumenti appositamente pensati per ricercare, selezionare e fruire tali risorse in modo personalizzato. DART mette a fuoco l'obiettivo sugli utenti con un programma di ricerca che affonda radici nell'esperienza più che decennale del CRS4 nelle applicazioni Internet, dell'Università di Cagliari nel campo dei sistemi ad agenti e dell'ingegneria del software e di Tiscali, che dei servizi Internet ha fatto il suo cavallo di battaglia.
Alessandro Soro
Ricercatore CRS4
Biografia
Alessandro Soro
Ricercatore al CRS4 dal 2000, laureato in informatica all'università di Cagliari, tra i suoi interessi di ricerca, il Semantic Web e le Reti Peer to Peer. Recentemente è stato uno degli organizzatori del convegno DART'06.
Link utili
DART'06
Il motore di ricerca del futuro riparte dall'utente: le sue esigenze, il suo profilo, in altre parole il contesto. Chi sei, dove ti trovi, che cosa stai facendo? Sono informazioni imprescindibili se si vuole dare una risposta sensata ad una domanda: un consiglio. Sensibile al contesto d'uso e alle preferenze dell'utente, accessibile tramite qualsiasi dispositivo, dal personal computer al telefono cellulare o alla tv interattiva, non è limitato al web e alla ricerca per parole chiave, ne riporta, quando serve, musica, filmati, immagini (in una parola: multimediale), e soprattutto le sue risposte e il suo funzionamento sono guidati dalla saggezza collettiva che gli utenti mettono in campo giorno per giorno usando la rete per lavoro, per studio o per gioco.
Il motore di ricerca del futuro riparte dall'Europa, ci credono i governi che incanalano risorse verso la ricerca industriale, il caso emblematico del progetto Quaero: titanico impegno franco tedesco per un motore di ricerca multimediale e multipiattaforma. Ci credono i grandi attori che non a caso fanno a gara per attivare centri di ricerca e sviluppo in Europa: Google a Zurigo, Yahoo a Barcellona, Ask.com a Pisa; è la montagna che va a Maometto.
Ci credono il governo italiano e la Commissione Europea che hanno recentemente erogato sostanziosi finanziamenti a progetti riguardanti motori di ricerca multimediali e tecnologie correlate. Cosa più importante ci credono i ricercatori, che per una volta si guardano bene dal fuggire all'estero, ma si danno invece appuntamento a Pula, in occasione del Workshop DART'06, organizzato da Tiscali, CRS4 e Università di Cagliari in collaborazione con Consorzio Ventuno e Polaris, per fare il punto sullo stato dell'arte, confrontarsi e tracciare la strada per il prossimo futuro.
Sono appunto questi i presupposti da cui parte il progetto DART (Distributed Agent-based Retrival Tools): praticamente ogni dispositivo dotato di display oggi può essere connesso a Internet, (dal televisore al telefono cellulare, e perchè non l'autoradio e il videoregistratore?), ad una velocità che solo qualche anno fa non avremmo nemmeno sognato e questi dispositivi hanno una memoria e un processore, che per lo più, se ne stanno inutilizzati, in attesa di input. Perchè non condividerli con gli altri Internetnauti per dar vita a un motore di ricerca aperto?
Aperto alla partecipazione degli utenti, ma soprattutto trasparente nel suo funzionamento: un indice delle risorse e dei servizi disponibili in rete gestito in modo trasparente dagli stessi utilizzatori del servizio, e un insieme di strumenti appositamente pensati per ricercare, selezionare e fruire tali risorse in modo personalizzato. DART mette a fuoco l'obiettivo sugli utenti con un programma di ricerca che affonda radici nell'esperienza più che decennale del CRS4 nelle applicazioni Internet, dell'Università di Cagliari nel campo dei sistemi ad agenti e dell'ingegneria del software e di Tiscali, che dei servizi Internet ha fatto il suo cavallo di battaglia.
Alessandro Soro
Ricercatore CRS4
Biografia
Alessandro Soro
Ricercatore al CRS4 dal 2000, laureato in informatica all'università di Cagliari, tra i suoi interessi di ricerca, il Semantic Web e le Reti Peer to Peer. Recentemente è stato uno degli organizzatori del convegno DART'06.
Link utili
DART'06
