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La frontiera tra l'uomo e il computer

Multitouch 
05.05.2008
Chi ha avuto il piacere di spegnere all'ultima festa più di trentacinque candeline forse ricorderà un tempo in cui l'uso del computer era appannaggio di pochi iniziati, la rete Internet esisteva solo in America e i comandi si impartivano scrivendoli su tastiere che, da sole, pesavano più di un laptop moderno. A questi, e a pochi altri, capita di soffermarsi a pensare che operazioni oggi metabolizzate, come il copia e incolla, il drag and drop, il doppio click, hanno rivoluzionato il modo in cui gli utenti si rapportano ai computer e, per estensione, il modo di lavorare, di giocare, di organizzare le informazioni.

A quarant'anni dall'invenzione del mouse da parte di Douglas Engelbart e a trenta dall'invenzione del drag and drop da parte di Jef Raskin, la ricerca nel campo dell'interazione uomo-macchina si prepara a stupirci ancora: computer comandati con il pensiero, programmi controllati con lo sguardo, e uno sterminato panorama di applicazioni da usare 'a mani nude' manipolando direttamente gli elementi sullo schermo (grafici o reali, come nelle Tangible User Interfaces).

Oggi i computer possono essere miniaturizzati fino a renderli indossabili, oppure inglobati nell'architettura stessa delle città e degli edifici; mouse e tastiera, creati per controllare il computer da scrivania, mostrano oggi i propri limiti laddove tale sostegno venga a mancare: dispositivi mobili come cellulari o palmari, installazioni pubbliche come totem o macchine bancomat, televisione, elettrodomestici, mal si adattano ad essere controllati per mezzo di mouse, icone e finestre.

Il touch screen, display sensibile al tocco (di un dito o di una penna) elimina il fastidio di usare un dispositivo esterno per indicare un elemento dell'interfaccia grafica, ma ancora è vincolato a un modo di interazione collaudato e messo a punto per il mouse: un unico puntatore per un unico utente.

Gli schermi multitouch sono touch screen innovativi che, a differenza di quelli tradizionali, possono essere usati con entrambe le mani, anche da più utenti contemporaneamente. L'interazione tra utente e computer diventa in tal modo molto più intuitiva e immediata, ma senza perdere espressività e potenza, caratteristiche, queste ultime, che da sempre sono state in conflitto con la facilità d'uso e di apprendimento. Dunque l'interazione tra utente e computer, prima basata su mouse e tastiera, diventa un esempio di vera e propria manipolazione, basato su azioni e gesti presi dalla pratica quotidiana.

Il Laboratorio Open Mediacenter del Distretto Sardegna ICT, coordinato dal CRS4, ha attivato una linea di ricerca sull'interazione uomo-macchina basata su schermi multitouch i cui primi risultati sono stati presentati a diversi convegni internazionali e, per un pubblico meno tecnico, al prestigioso CeBIT di Hannover.

Alessandro Soro
Ricercatore CRS4

Link utili
Laboratorio Open Mediacenter
Progetto t-Frame Multitouch Screen
t-Frame Multitouch Screen al CeBIT