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RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO IN SARDEGNA
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Quando la pagina di un libro si leggerà sul monitor

 
DALLA NUOVA SARDEGNA DEL 30 GIUGNO 2009
a cura di Andrea Massidda

PULA. Dal geoposizionamento e controllo degli operatori nella prevenzione degli incendi sino al sistema che trasforma immagini proiettate o lavagne luminose in schermi sensibili al tatto. Passando per sofisticati strumenti di telecardiologia pediatrica, per la diagnostica tridimensionale, per la gestione semantica dei dati, per telemicroscopia, per i sistemi di gestione del patrimonio digitale, per una piattaforma tivù assolutamente innovativa e persino per la gestione dell'illuminazione domestica. Sono soltanto alcuni dei campi d'applicazione scientifica sui quali decine di ricercatori del programma Sardegna discrict lavorano nei nove laboratori del Parco tecnologico di Pula, con l'obiettivo dichiarato di "focalizzare le competenze di punta presenti in Sardegna nei settori della ricerca avanzata, dello sviluppo e della produzione sull'informatica, le telecomunicazioni ed i sistemi multimediali in un sistema integrato a supporto di uno sviluppo innovativo e competitivo del territorio".

Due anni di attività il cui bilancio è stato presentato davanti all'assessore alla Programmazione e al Bilancio Giorgio La Spisa, che ha assicurato che esistono ingenti risorse da dedicare a questi programmi, e ad Alessandro Caredda, del Centro regionale di programmazione. "Attraverso cinque bandi - ha spiegato Giorgio Pisanu, responsabile del Sardegna district - ai programmi del distretto hanno partecipato circa 170 imprese dell'Ict e del settore manifatturiero di cui il 40 per cento hanno visto approvati i loro progetti". Dal resoconto di ieri è emerso che nei laboratori del parco (Open Media Center, Produzione collaborativa programmi TV multi-piattaforma, Telemicroscopia industriale; GeoWeb and Mobile User Experience, Software open source, Produzione prototipi e nuovi format di contenuti digitali, Ict per la medicina, Visualizzazione e distribuzione di modelli 3D complessi, Intelligenza d'ambiente) si è operato per cercare soluzioni tecnologiche da applicare alla medicina, alle comunicazioni, ai processi imprenditoriali, alla cultura, ma anche alla vita quotidiana. Roba, per intedersi, che può riguardare tutti noi. Come il Troll, ad esempio: un sistema che fa interagire due strumenti in genere considerati incompatibili come il video e il libro, consentendoci di vedere velocemente un testo cartaceo su un monitor. Ma anche il sistema combinato di tecnologia biometriche, che permette il riconoscimento dei volti nel controllo degli accessi o ancora il sistema telematico che permette via web a medici geograficamente distanti di fare esami ad alta specializzazione, e ancora il sistema tridimensionale di immagini della Tac e della Risonanza magnetica.