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Ablativ: una società per cambiare la società

Sandro Usa, Ablativ 
21.10.2009
Ablativ è una società consortile no profit che punta all'integrazione delle tecnologie di telecomunicazioni, radiocomunicazioni e informatica utilizzando in particolar modo, le applicazioni provenienti dal mondo open source. Sandro Usai, amministratore della società, racconta l'esperienza di Ablativ.

Chi è Sandro Usai?
E' un professionista di 51 anni con 30 anni di esperienza nella progettazione di soluzioni avanzate di telecomunicazioni per aziende ed enti pubblici. Dal 2000 al 2003, ha collaborato con un noto gruppo editoriale sardo in qualità di responsabile reti e sistemi di telecomunicazioni; dal 2003 al 2005 si è occupato di progetti innovativi legati all'IT per un'azienda privata. A partire da gennaio 2006, insieme con altri soci, ha avviato l'iniziativa imprenditoriale creando Ablativ no profit.

Perché il nome Ablativ? di cosa vi occupate?
"Il nome Ablativ è un'idea di un carissimo amico tedesco a cui devo tantissimo, che mi suggerì questo nome perché esprimeva appieno la filosofia che anima l'azienda, ossia una realtà, un System Integrator capace di coniugare soluzioni integrate di informatica, basate soprattutto su software open source, di telecomunicazioni e di wireless. Ablativ, in italiano "ablativo", è la forma più utilizzata nei complementi linguistici della lingua tedesca e quindi per noi che utilizziamo varie tecnologie significa che ci candidiamo per studiare una soluzione coerente e armonizzata. Questo punto di vista tradotto per il cliente significa che siamo un punto avanzato di ricerca di soluzioni presenti nel mercato senza che subiamo pressioni o obblighi dai fornitori a causa di contratti commerciali. Ecco perché ci candidiamo per studiare con il cliente la migliore soluzione per i suoi progetti".

Qual'è il motivo che l'ha spinta a creare una società senza scopo di lucro?
"Ritengo che la modalità no profit rappresenti il modo più trasparente di amministrare i vari interessi che ruotano intorno alla società consortile. Soci e partner che conferiscono il loro lavoro non possono avanzare pretese sui dividendi eventualmente disponibili a fine esercizio, lasciando al consiglio di amministrazione, la libertà di scegliere le migliori azioni per investire gli eventuali utili".

Ha avuto difficoltà a far sviluppare in Sardegna questo tipo di azienda?
"Si, ci sono state delle difficoltà legate alle regole del mercato, ma la forte reputazione dei professionisti che fanno parte di Ablativ ci ha aiutato a crescere rapidamente e ad affermare le buone pratiche commerciali. Oggi alla consortile aderiscono, in qualità di partner che operano per conto di Ablativ, 12 aziende italiane".

In che contesto operate principalmente?
"Il mercato di riferimento è quello italiano, ma spesso realizziamo delle attività anche all'estero".

Un fiore all'occhiello di Ablativ?
"Penso che uno dei progetti più rappresentativi per Ablativ sia il progetto realizzato per una società di servizi legati al turismo. Si tratta di un progetto integrato per la gestione diretta da parte dei clienti, dei servizi di telecomunicazioni, sicurezza informatica e applicativi web. Nello specifico, una serie di servizi al cliente, quali: l'utilizzo della telefonia VoIP, un sistema di accesso ad internet condiviso, la possibilità, attraverso un portale web, di gestire la fatturazione e gli interventi tecnici segnalando eventuali malfunzionamenti direttamente, online, al settore di competenza".

Greca Meloni
Redattore

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