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Abbott, leader farmaceutico e diagnostico a Polaris

Laboratorio 
04.07.2011
Inpeco TIH ha organizzato a giugno, presso il Parco Tecnologico di Pula, un incontro con la società Abbott, società tra i leader globali del settore farmaceutico e diagnostico, che, dal 2005, è distributore mondiale dei prodotti di automazione del Gruppo Inpeco. Scopo dell'incontro è l'esplorazione di possibili sinergie Abbott-Inpeco-Parco Scientifico. A questo proposito abbiamo intervistato Andrea Pedrazzini, presidente del gruppo Inpeco.

Dott. Pedrazzini, ci racconta brevemente di cosa vi occupate al Parco Tecnologico?
Inpeco TIH (Tracciabilità In Healthcare) è attiva nello sviluppo di sistemi che permettono la totale tracciabilità informatica degli atti medici prodotti su un cittadino/paziente ed automatizza i processi manuali che realizzano questa tracciabilità. I prototipi in corso di sviluppo in collaborazione con il CRS4 e con altre entità del Parco Scientifico sono: etichettatrici automatiche di provette, marcatori laser di fiale per la crio-conservazione, carrelli intelligenti per la gestione del paziente ospedalizzato e soluzioni innovative nel campo delle Bio-Banche del Genotyping, della Biologia Molecolare, etc. Le etichettatrici automatiche permettono di eliminare gli errori nella identificazione del paziente, nella selezione delle provette corrette, nella stampa delle etichette e nella loro corretta applicazione sulle provette stesse. Lo stesso avviene nel processo di marcatura laser delle crio-fiale per la creazione di Bio-Banche che sono sistemi sempre più indispensabili per lo sviluppo della ricerca sui marker tumorali e su altre gravi patologie. Il carrello intelligente è uno strumento indispensabile per consentire l'esecuzione corretta di ogni atto medico eseguito sul paziente, nessuno escluso, a partire dalla corretta identificazione del paziente stesso e terminare, per esempio, con la corretta somministrazione di un farmaco: il carrello tiene tutto sotto controllo guidando l’operatore nella corretta esecuzione delle cure e registrando scrupolosamente tutto quello che è stato fatto. I morti in Italia per errori umani, quali lo scambio di un paziente, di un medicinale o di una provetta, sono stimati essere circa trentamila; un numero enorme. L'uomo è una macchina fantastica, ma sbaglia, soprattutto se fa lavori tediosi, ripetitivi e, magari, sotto stress. Ecco perché bisogna mettere i processi sotto il controllo delle macchine: esse sono stupide (perché eseguono semplicemente dei compiti) però non sbagliano e avvertono l'operatore in caso di errori di procedura e tengono traccia di ogni operazione compiuta.

Che mi dice a proposito del coinvolgimento del CRS4, di Sardegna Ricerche e dell'industrializzazione dei prototipi nelle strutture sanitarie regionali?
Innanzi tutto desidero sottolineare che una delle ragioni per le quali siamo venuti in Sardegna sta nel fatto che abbiamo trovato nell'Autorità Istituzionale un grande orientamento nel sostenere l'innovazione. Il CRS4 e Sardegna Ricerche sono strutture fondamentali per affrontare tutte le sfide della medicina di cui ho parlato, perché consolidano più eccellenze in campo informatico e biotecnologico. Sono convinto che quanto sopra siano premesse più che ragionevoli per giustificare la nostra scelta. La medicina ha davanti a se grandi sfide: la possibilità di far lavorare insieme medici, fisiologi, informatici, fisici e ingegneri rappresenta un prerequisito irrinunciabile a garanzia del successo finale. La combinazione delle competenze delle Strutture Scientifiche del Parco e del gruppo Inpeco costituisce una grande potenzialità. Desidero concludere che il nostro impegno non si limita allo sviluppo dei prototipi ed al loro impiego presso le strutture ospedaliere Regionali ma si estende alla produzione in Sardegna del prodotto finito pronto per la distribuzione a livello globale.

Ora anche il coinvolgimento della Abbott, a che scopo?
La nostra partnership con Abbot è mutualmente strategica: il gruppo Inpeco ha vocazione per progettare, sviluppare e produrre soluzioni di automazione per la medicina di laboratorio ma non ha capacità di essere presente in tutte le parti del mondo. Noi siamo indirettamente presenti nel mondo grazie ai nostri partner (Abbott e Siemens) che provvedono a distribuire i nostri prodotti in tutte le parti del globo: grazie alle loro organizzazioni commerciali riusciamo a trasformare un'idea in un successo economico. Nei meccanismi di oggi, una buona idea ed una sua buona realizzazione non sono garanzia di successo se manca l'organizzazione in grado di promuovere, vendere ed assistere il prodotto. La visita di Abbott ha l'obiettivo di proporre l'idea di un insieme di nuovi prodotti ed i prodotti stessi per una loro possibile distribuzione a livello globale. Detta visita ha anche un secondo importante obbiettivo: le attività che si svolgono al Parco rientrano negli interessi di Abbott e ci auguriamo pertanto che i visitatori trovino ciò che abbiamo loro mostrato tanto interessante da far nascere l'idea di una loro diretta collaborazione con le strutture Scientifiche Regionali.

Greca Meloni
Redattore

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