Logo Regione Autonoma della Sardegna
RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO IN SARDEGNA
sardegnaricerche...  ›  ...  ›  agenda  ›  archimede webzine  ›  impresa  ›  nutrisearch alla conferenza...

Nutrisearch alla Conferenza nazionale sulla Ricerca

Enzimi 
16.11.2011
DA UNICANEWS DEL 16 NOVEMBRE 2011
Nutrisearch alla Seconda Conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria
Lo spin-off dell'Ateneo a Cernobbio. Cresce la sinergia con Sardegna Ricerche


Anche Nutrisearch, spin-off accademico dell'Università di Cagliari, era presente alla seconda conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria di Cernobbio, insieme a Sardegna Ricerche, CRS4 e altre 9 aziende sarde.
Sebastiano Banni è il presidente di Nutrisearch e insegna fisiologia nella facoltà di Scienze.

Di cosa si occupa Nutrisearch?
Con Nutrisearch, azienda insediata al Parco tecnologico di Pula, svolgiamo attività di ricerca e sviluppo in campo nutrizionale, in particolare ci occupiamo delle proprietà nutrizionali dei nutraceutici e degli alimenti funzionali nell'uomo.

Perché ha deciso di partecipare alla conferenza?
Per avviare possibili contatti con altre realtà, in particolare con il mondo della sanità. Ho approfittato della possibilità che mi ha dato Sardegna Ricerche per presentare le attività in corso, in un talk sulle strategie nutrizionali per la prevenzione di malattie cardiovascolari.

Ossia?
Stiamo sviluppando nuovi concetti nel campo della nutrizione per individuare dei biomarker sull'attività nutrizionale di nutraceutici e alimenti funzionali. In particolare stiamo studiando come l'alimentazione può modificare la composizione corporea migliorando la distribuzione della massa grassa che poi va a beneficio del metabolismo lipidico e nella prevenzione della così detta "sindrome metabolica".

Cosa avete notato?
Abbiamo visto che l'assunzione di grassi omega3, in forma simile a quella presente negli alimenti, modifica la biosintesi degli endocannabinoidi, ossia di quelle molecole lipidiche che selettivamente regolano, a livello centrale, la fame e la motivazione della ricerca del cibo, mentre nei tessuti periferici riducono il metabolismo energetico. Quindi un'iperattività del sistema endocannabinoide porta ad un incremento del tessuto adiposo viscerale caratteristico dell'obesità.

Può spiegare le conseguenze di questo cambiamento?
L'obesità viscerale è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Gli uomini tendono ad accumulare più facilmente tessuto adiposo viscerale rispetto alle donne in periodo fertile (in premenopausa), quindi gli uomini sono più ad alto rischio di malattie cardiovascolari. Le donne in post menopausa raggiungono lo stesso livello di rischio cardiovascolare in quanto accumulano anch'esse il grasso nel tessuto adiposo viscerale. Abbiamo perciò dimostrato che, con la dieta si può modificare la distribuzione del tessuto adiposo e quindi prevenire malattie cardiovascolari e migliorare la qualità della vita. In sostanza, quello che vogliamo dimostrare è che, una ottimale interazione tra dieta di base e alimento funzionale diventa importante per il mantenimento in salute. Questa interazione è complessa e dipende da diverse variabili, genetiche, ambientali e culturali. Quindi qualsiasi approccio di integrazione alimentare deve essere personalizzata.

Greca Meloni
Resp. ufficio stampa CRS4
Relazioni esterne Sardegna Ricerche

Pagine correlate
Organizzazioni insediate - Nutrisearch