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Web of Things, Paraimpu e le città intelligenti

Karotz, coniglio robot 
29.03.2012
"Web of Things: Paraimpu e la rivoluzione delle città intelligenti" - Articolo tratto da Sardinia Innovation.it
Sardinia Innovation ha avuto il piacere di intervistare Antonio Pintus, Davide Carboni e Andrea Piras (Paraimpu team, CRS4), che ci spiegano come le tecnologie, che permettono l'interazione tra web e spazio urbano, rivoluzioneranno la vita dei nuovi city users.

Si sente tanto parlare di "internet delle cose", ma di che si tratta realmente?
Esistono diverse definizioni di Internet of Things, quelle originarie (anni 1999-2000) prospettavano la possibilità di identificare gli oggetti, le cose, anche di utilizzo quotidiano, mediante tag RFID, ID, ecc., in modo da creare controparti virtuali univoche di questi oggetti e dei dati da essi "veicolati", per poi poterli tracciare e utilizzare in una sorta di rete globale di informazioni, come Internet, sino a poterli connettere e far comunicare in qualche modo tra loro e con sistemi informativi esistenti.
Secondo il nostro parere, la visione dell'Internet of Things che va per la maggiore oggi, è quella che vede oggetti intelligenti che si connettono in rete utilizzando diversi protocolli ed entrando a far parte della rete Internet per come la conosciamo oggi. Ma, in realtà, lo scenario che ci piace di più è quello rappresentato da un'altra definizione: il Web of Things, dove gli oggetti sono capaci di connettersi al Web in maniera più o meno autonoma e comunicano utilizzando i protocolli propri del Web (diciamo HTTP, quindi ad un livello più alto nel cosiddetto "stack protocollare"), divenendo così attori di primo piano del Web attuale, alla pari delle altre risorse che noi tutti conosciamo: pagine, siti, applicazioni, social network. Tutto questo apre la via verso scenari nuovi o da ripensare totalmente: monitoraggio ambientale, smart-cities, eHealth, ecc., generando sicuramente nuove opportunità di (creare) lavoro.

In che maniera il Web of Things potrà migliorare la vita delle nuove città intelligenti?
Immaginiamo una città nella quale sensori di ogni sorta misurano, monitorano, "osservano" decine di aspetti diversi: qualità dell'aria, temperatura, traffico, incidenti, emergenze, incendi, rete idrica, ecc. Immaginiamo che sia dotata di centinaia di dispositivi intelligenti: semafori, display, illuminazione, attuatori in genere. Supponiamo poi che tutti questi dispositivi siano connessi al Web e che possano comunicare tra loro e con diversi sistemi software di gestione della città: in questo modo la città diventa un'entità senziente, viva, intelligente, quasi un organismo vivente. Per esempio potrebbe, in caso di incidente stradale, gestire l'emergenza deviando immediatamente il traffico, calcolare i percorsi alternativi consigliandoli poi agli automobilisti mediante i display elettronici o altre misure, potrebbe supportare i soccorsi con il suggerimento delle vie più rapide di avvicinamento alla zona dell'emergenza o magari, se buio, aumentare l'intensità dell'illuminazione proprio in quel punto allo scopo di agevolare i soccorritori. Se poi alcuni di questi device e dati sono anche resi pubblicamente disponibili ai cittadini, grazie al Web of Things, questi ultimi potrebbero costruirsi da soli delle applicazioni per soddisfare le loro più disparate esigenze. Per esempio, avere le condizioni del traffico prima di uscire di casa e i percorsi stradali alternativi, le informazioni metereologiche, per fare in modo che magari, in caso di pioggia, le finestre di casa vengano chiuse in automatico dalla casa stessa o che si interrompa immediatamente l'irrigazione del giardino, evitando gli sprechi. E proprio una nuova politica di riduzione degli sprechi si sposa benissimo al contesto di cui stiamo parlando, insieme al risparmiare risorse, tempo, ecc. Riduzione degli sprechi all'origine, grazie alle "cose" stesse. Ma questi non sono solo che degli esempi, innumerevoli scenari possono essere realizzati mediante l'Internet / Web of Things, scenari su larga scala, sino ad ora solo immaginati.

Quali sono gli avanzamenti tecnologici più significativi nel campo del Web of Things?
Parliamo quindi del Web of Things (e non di Internet of Things): a nostro avviso gli avanzamenti tecnologici degli ultimi anni non riguardano tanto i protocolli di comunicazione, in quanto si utilizzano i protocolli propri del Web, già ampiamente collaudati e aperti; anzi, concedendoci una piccola nota provocativa, è proprio della definizione di nuovi protocolli la cosa di cui non abbiamo bisogno, abbiamo il Web e sia le nostre sperimentazioni, sia quelle di altre (ed autorevoli) iniziative in questo campo, hanno ampiamente dimostrato che la definizione di nuovi, talvolta oscuri, talvolta troppo ad hoc, specifici protocolli non porti da nessuna parte se non al risultato di ottenere dei semplici prototipi chiusi e non interoperabili. Quindi, gli avanzamenti tecnologici a cui assistiamo sono concentrati principalmente su due linee: gli oggetti, sempre più smart e le piattaforme abilitanti un vero Web of Things. Per quanto riguarda gli oggetti, pensiamo non solo a ben note piattaforme di prototipazione come gli italianissimi Arduino o Flyport di openPICUS, ma anche ad oggetti commerciali finiti, quali Karotz, Chumby, ecc., senza enumerare i vari modelli di smartphone, sempre più potenti e veri e propri aggregati di sensori e connettività davvero smart. Per quanto riguarda il secondo aspetto, la vera sfida risiede nella creazione di piattaforme Web che permettano a tutti noi, non solo "geek", di utilizzare e realizzare di fatto il Web degli Oggetti in modo da connettere e interconnettere le "cose" per realizzare le applicazioni che ci servono realmente, in maniera personalizzata. La nostra piattaforma Paraimpu è una di queste, insieme ad altre come Pachube, Open.Sen.se, ThingSpeak o la recentissima EvryThng, giusto per citarne qualcuna nonostante le oggettive, spesso notevoli, differenze (di filosofia e di sviluppo).

Quali sono nel mondo i centri di eccellenza che si occupano di internet delle cose? Il CRS4 ha dei rapporti di collaborazione attivi?
Potremmo citare tantissimi centri di eccellenza che si stanno occupando di Internet of Things, e anche se, ad oggi, nessuno ancora sembra ricoprire un ruolo nettamente superiore agli altri, possiamo citare le iniziative di Auto-ID Labs, Ericsson, IBM, HP, SAP, tanto per citarne qualcuna. Inoltre, per quanto riguarda il Web of Things, come non citare gli amici della community WebOfThings.org? Con i quali abbiamo avuto diverse, sempre interessantissime, occasioni di scambio e discussione.
E, per concludere, ci teniamo a segnalare anche alcune iniziative della Commissione Europea nell'ambito del FP7, tra cui quelle che vanno sotto il nome di Future Internet Research & Experimentation (FIRE). Proprio in quest'ambito, grazie alla nostra piattaforma Paraimpu, come CRS4 abbiamo recentemente vinto il bando per un progetto europeo di sperimentazione finanziato su queste tematiche, che abbiamo chiamato CityScripts, ricadente all'interno del progetto SmartSantander. Inoltre abbiamo partecipato e partecipiamo attivamente, con pubblicazioni scientifiche e presentazioni/demo a prestigiose conferenze e workshop internazionali, come WebOfThings 2011, lo scorso giugno a San Francisco o l'imminente WWW2012, che si terrà a Lione, in Francia, la più prestigiosa conferenza sul Web a livello mondiale, alla quale parteciperemo con una dimostrazione di Paraimpu. Quindi, ci teniamo in contatto e ci confrontiamo con diverse e importanti realtà di questo promettente settore.

Parliamo un pò di voi: quali sono i progetti del vostro team per il prossimo futuro?
Come componenti del gruppo Location and Sensor-based Services del CRS4, nonchè ideatori e sviluppatori di Paraimpu, oltre a lavorare ai progetti finanziati e alla scrittura di nuovi altri, siamo impegnati a migliorare sempre più questa nostra piattaforma per il Web of Things, potenziandola, aggiungendo utili funzionalità e semplificando ulteriormente il suo utilizzo (ove possibile), questo per avvicinarci al livello successivo: da un Web of Things per "esperti" ad uno alla portata di tutti. Abbiamo tantissime idee e vogliamo portarle avanti con la stessa passione e motivazione che ci hanno accompagnato sin qui, insieme alla nostra apertura alla collaborazione verso tutte le persone o strutture che si rivelano interessate alle nostre attività. Come si dice in questi casi: stay tuned!

Monica Mureddu e Fabrizio Palasciano
Sardinia Innovation

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Link utili
Sardinia Innovation - Web of Things: Paraimpu e la rivoluzione delle città intelligenti