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WiForWine: le tecnologie dell'informazione in vigna

La strumentazione di WiForWine installata in una vigna 
16.04.2014
Come si fa ad aumentare gli standard di qualità delle produzioni agricole riducendo i costi e l'impatto ambientale? Semplice: disponendo di maggiori informazioni. Avere a disposizione dati su temperatura, umidità, direzione e intensità del vento, condizioni del terreno ecc. è infatti il modo migliore per avere un maggior controllo sulla produzione e offrire un prodotto di più alta qualità, evitando inoltre gli sprechi e rispettando l'ambiente.

Ma come si fa ad ottenere queste informazioni? Qui ci possono venire in aiuto le ICT. La startup Primo Principio, insediata presso la sede di Alghero (SS) del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, ha sfruttato proprio le possibilità offerte dalle tecnologie dell'informazione per dare vita a WiForWine, un sistema di monitoraggio micro-ambientale e di gestione avanzata del vigneto, che integra una rete di sensori installati in vigna con una piattaforma web in grado non solo di monitorare i parametri ambientali ma anche di programmare azioni per risolvere potenziali situazioni di rischio. Per saperne di più abbiamo intervistato Andrea Galante, responsabile della comunicazione a Primo Principio.

Com'è nata l'idea di WiForWine?
Nel 2010 Paolo Pilia e Federico Longobardi - fondatori della startup ed entrambi ingegneri delle telecomunicazioni - decidono di aprire una prima attività, fondando Secondo Principio, con l'idea di fornire servizi di supporto tecnico per la cooperazione internazionale nei paesi in via di sviluppo. Durante questa attività, Paolo e Federico lavorano a un progetto di cooperazione allo sviluppo internazionale in Burkina Faso che si propone di utilizzare le tecnologie informatiche in un contesto rurale e di identificarne un'applicazione che permetta alla popolazione locale di accrescere le proprie conoscenze e migliorare la propria vita in modo indipendente. Così nasce l'idea di realizzare un servizio semplice per il monitoraggio delle aree rurali, utile sia al monitoraggio remoto da parte dei contadini sia a fornire loro dati quantitativi e confrontabili, per studiare e confrontare i diversi rendimenti. È da quella esperienza che emerge la volontà di dedicare le attività di R&S non più primariamente ai paesi in via di sviluppo ma in generale all'agricoltura. La scelta di specializzarsi nella filiera vitivinicola è poi dovuta alla passione per il buon vino e per le eccellenze dei nostri territori.

Cosa fa precisamente WiForWine?
WiForWine è un sistema di monitoraggio e gestione avanzata del vigneto. Mediante una rete di sensori totalmente wireless e autonomi da un punto di vista energetico, vengono raccolti dati di interesse agronomico indispensabili al miglioramento della qualità della produzione e alla riduzione dei costi e impatto ambientale. Una conoscenza dettagliata del microclima in vigna è infatti un elemento fondamentale per intervenire in maniera puntuale (solo quando e se ce n'è bisogno) con trattamenti per la difesa fitosanitaria delle piante. WiForWine gestisce quindi in maniera intelligente il vigneto, inviando sms o email di alert al verificarsi di situazioni di attenzione o rischio, ma è anche in grado di far scaturire azioni di altro tipo, come attivare un sistema di irrigazione e interagire con altre forme di automazione. È anche possibile avere costantemente sott'occhio ciò che accade in vigna mediante l'uso di telecamere ad alta definizione, anch'esse wireless. Tutto il sistema è pensato per essere utilizzato in maniera semplice e non invasiva: non necessita di cablaggi di nessun tipo e funziona in qualsiasi condizione ambientale (è stato testato in situazioni ambientali estreme); inoltre, la piattaforma di gestione è una web app, per cui non ha bisogno di nessuna installazione ed è ottimizzata per essere visualizzata anche su dispositivi mobili. In questo modo chi si occupa del vigneto potrà accedere a tutti i dati (attuali e storici) e monitorare e gestire la propria vigna ovunque si trovi nel mondo mediante qualsiasi dispositivo connesso a internet.

Quali innovazioni sono state messe in gioco per dare vita a WiForWine?
Ciò che sappiamo fare meglio è far comunicare oggetti e persone a qualsiasi distanza e in qualsiasi condizione ambientale. Da queste competenze nasce la soluzione WiForWine, la cui portata innovativa risiede nell'integrazione di molteplici componenti e funzionalità:
- diverse tecnologie di telecomunicazione utilizzate nelle reti wireless a banda larga, nelle soluzioni smart e nelle reti di sensori wireless;
- componenti open-hardware per l'integrazione potenziale di qualsiasi sensore;
- una vasta gamma di sensori, oltre 50, piccolissimi e idonei a un'applicazione capillare in aria/terra/acqua/pianta;
- una piattaforma web adattativa multi-device che, grazie ai recenti linguaggi e paradigmi della programmazione web, permette una fruizione intuitiva e interattiva dei dati misurati da qualsiasi dispositivo fisso o mobile connesso a Internet.
La sfida è stata quella di trasferire nel settore agricolo soluzioni e tecnologie utilizzate in ambito industriale e metropolitano, integrandole in un prodotto/servizio scalabile e personalizzabile ma alla portata di tutti. Una "tecnologia umana" e avanzata, pensata per l'agricoltura e l'ambiente. Abbiamo lavorato sulla miniaturizzazione, sulla riduzione dei costi, sul basso impatto ambientale, sulla mobilità dei sensori, sulla resistenza nel tempo in condizioni estreme, sulla semplicità di installazione ovunque, anche in assenza di rete elettrica e connettività Internet.

Quali sono le potenzialità delle ICT applicate all'agricoltura? E quali risultati ci possiamo aspettare?
Le potenzialità dell'applicazione delle ICT nel mondo dell'agricoltura sono davvero tantissime e tutte ancora da esplorare, dato il relativo ritardo di questo settore rispetto ad altri. Uno scenario di possibilità è sicuramente rappresentato dalle applicazioni di monitoraggio e gestione informatizzata di processi di lavoro. Disporre di dati puntuali significa poter migliorare la qualità delle produzioni in un'ottica di sostenibilità ambientale, in quanto è possibile ridurre sensibilmente gli impatti ambientali aumentando la qualità. Inoltre, tutti questi dati, archiviati nel tempo, consentono uno studio approfondito sulle condizioni agronomiche in cui si lavora, permettendo confronti tra annate e valorizzando le esperienze accumulate. In questo senso si schiude un mondo interessantissimo anche di applicazioni per la didattica, sia per le scuole agrarie che per i corsi universitari.
Ma ci sono anche altri ambiti estremamente interessanti. Un'applicazione – alla quale teniamo molto – è quella relativa alla trasparenza dei processi produttivi. Da un lato, la comunicazione nell'industria agroalimentare tende spesso a nascondere invece che a mostrare: le pubblicità ci rimandano spesso a contesti idilliaci di mucche che pascolano in sconfinati prati verdi e felici contadini ottocenteschi con cappelli di paglia che romanticamente raccolgono i frutti del loro poco probabile campo. Dall'altro, assistiamo invece a una continua ricerca di trasparenza e tracciabilità da parte dell'industria alimentare, trasparenza che però fatica a concretizzarsi per vari motivi. Noi crediamo che le ICT possano rappresentare una svolta in questo senso. Tecnologie di diffusione capillare a basso impatto ambientale sono in grado di raggiungere i più vari contesti produttivi e mostrarli direttamente al consumatore finale. Come ho detto prima, questo è un tema che ci sta molto a cuore: da anni lavoriamo alla realizzazione di quello che ci piace chiamare "km zero virtuale". Attualmente stiamo per lanciare VirtualZero, servizio per la filiera trasparente: mediante questo servizio il produttore potrà valorizzare la qualità del suo prodotto e l'impegno e la passione che mette nel dare al consumatore un prodotto di eccellenza. Sarà possibile vedere in tempo reale cosa avviene nel sito di produzione, avere accesso a contenuti relativi alla storia del prodotto, alle sue fasi di lavorazione, interagire col produttore e monitorare le condizioni di produzione. Il progetto è l'unico italiano tra quelli monitorati nell'ambito del progetto VRM (Vendor Relationships Management) del Berkman Center for Internet and Society di Harvard, che gli ha riconosciuto un alto potenziale di trasformazione paradigmatica del rapporto produttore-consumatore.

Quali sono i vostri prossimi appuntamenti? Dove vi potremo incontrare?
Stiamo organizzando alcuni eventi in Sardegna sul tema dell'innovazione e agricoltura. Inoltre, avendo partecipato alla prima edizione di SINNOVA ed essendo arrivati alla finale di BarCamper, attendiamo SINNOVA 2014, convinti che sia una buona occasione per parlare di innovazione e presentare i nostri nuovi progetti.

Link utili
Primo Principio - Sito ufficiale
WiForWine

Carlo Contu
Redattore