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Turismo e ambiente: cosa ne pensano gli europei

Una spiaggia della Sardegna 
20.05.2014
Il turismo cambia ed evolve, diventa sempre più verde e sempre più sostenibile: diminuiscono i modelli del turismo di massa, giocato sulla serialità della residenza e del divertimento, mentre si affermano modalità di turismo più dolci e rispettose dell'ambiente.

Ma come si approcciano i cittadini europei e italiani all'argomento? Ce lo spiega Eurobarometro di EuroStat, che in due delle sue indagini periodiche nel 2013 ha indagato i temi della biodiversità e del turismo attraverso specifiche domande ai cittadini europei.

In particolare è migliorata notevolmente la percezione di cosa significhi biodiversità: dal 2007 al 2013 cala dal 35% al 26% chi non ne ha mai sentito parlare e cresce dal 35% al 44% chi sa di cosa si tratti. Il livello di conoscenza è strettamente correlato col livello di scolarizzazione. Di conseguenza, 2/3 degli europei sono totalmente d'accordo che l'UE debba incrementare le aree protette in Europa, rapporto che fra gli italiani sale a 3/4.

C’è poi un'attenzione diffusa per l'ambiente: per il 35% degli europei "le considerazioni ambientali giocano un ruolo significativo nella scelta di vacanza". Ma l'attenzione all'ambiente è il fattore più importante di scelta solo per il 3,8% degli europei.

Le caratteristiche naturali però (clima, paesaggio, etc.) sono i parametri più importanti (nel 46% dei casi) per tornare in una stessa località, mentre le attrazioni culturali si posizionano al terzo posto col 30%: solo quarto il fattore prezzo (26%). Questo vale soprattutto per tedeschi, olandesi, danesi, cechi e ungheresi.

In sintesi moltissimi europei pensano le cose giuste, molti ne tengono conto ma pochi ne fanno un motivo di scelta al momento giusto: il 98% dice di rispettare la natura (in Italia il 96%), il 78% sostiene di acquistare prodotti ecologici (da noi il 74%) ma solo il 14% è membro di un'organizzazione che lavora alla protezione della natura (in Italia la percentuale cala all'8%).

In compenso, secondo il rapporto "L'Italia dei Parchi" del WWF (2011) gli italiani sono un popolo amico delle aree naturali protette, che conoscono (67%) e di cui riconoscono l'importanza per il benessere umano (98%) e per l'economia del Paese (84%). Una percentuale significativa (50%) sarebbe addirittura disposta a versare un contributo specifico per finanziare la loro gestione, un valore molto alto se consideriamo i tempi che corrono. Le percezioni positive aumentano tra i giovani, gli istruiti e tra chi quei parchi li ha visitati per davvero.

Sempre per gli italiani infine i fattori di attrazione nella scelta di una meta di vacanza sono cultura e bellezze storico-artistiche (preferite dal 66%), natura incontaminata e bellezze paesaggistiche per il 59% e solo per il 22% luoghi di svago ben organizzati.

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