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Progetti Cluster - Carlino Casari racconta HandyP@rking

Parcheggio 
25.05.2015
Inauguriamo oggi una rubrica dedicata ai progetti cluster che attraverso le interviste ai responsabili scientifici consentirà di conoscerli uno per uno e di capire di cosa si tratta. I cluster sono gruppi di piccole e medie imprese che operano nello stesso settore o in settori affini e che, dato un obiettivo condiviso, ideano e sperimentano progetti di sviluppo e di innovazione.

Gli approcci utilizzati per l'avvio dei progetti cluster sono stati due:
- "Top Down": le competenze degli organismi di ricerca sono trasferite alle imprese per sviluppare innovazione comune attraverso un prototipo, un modello o un metodo.
- "Bottom up": le azioni del cluster vengono costruite attorno alle problematiche comuni emerse direttamente dalle imprese, senza l'intermediazione dei centri di ricerca, con l'obiettivo di realizzare e sperimentare un prototipo, un modello o un metodo innovativo.

Risponde per primo alle nostre domande Carlino Casari, responsabile di HandyP@rking, progetto guidato dal CRS4 e realizzato insieme a un gruppo di imprese del settore informatico, che mira a semplificare la vita degli automobilisti consentendo loro di trovare parcheggio tramite smartphone.

In cosa consiste il progetto HandyP@rking e quali sono i suoi obiettivi?
HandyP@rking è innanzitutto un "Progetto Cluster" ovvero un progetto di animazione che mette insieme organismi di ricerca e imprese attorno a un obiettivo comune. Nello specifico HandyP@rking è un progetto che nasce nel contesto "smart city", concetto che prevede l'utilizzo intelligente e innovativo dei servizi pubblici in città al fine di migliorare la qualità della vita e rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese, oltre che delle istituzioni. Uno dei problemi rilevanti dei contesti urbani è quello di ottimizzare i flussi di traffico veicolare, condizionati in larga misura dal numero di veicoli in cerca di un punto di sosta. È noto come questo impatto possa incidere fino al 30% sui flussi veicolari urbani, con conseguenze misurabili dai punti di vista energetico, ambientale e sanitario. Se consideriamo che in Italia ci sono circa 35 milioni di veicoli registrati, e che circa il 60% di questi afferiscono alle aree urbane, possiamo farci un'idea dell'impatto sulla qualità della vita che può derivare da un uso più razionale degli spazi destinati alla sosta. Se ogni veicolo può risparmiare una percorrenza media giornaliera di circa 3 Km per 300 giorni l'anno significa che ci si può attendere un risparmio di circa 20 miliardi di km/anno su scala nazionale, con un impatto sensibile sui costi sostenuti direttamente e indirettamente da tutta la comunità. Si tratta di numeri che suggeriscono la possibilità di modelli di business interessanti per le imprese che vogliano cimentarsi nel settore dei servizi per la mobilità.

A che punto è il progetto?
Il progetto prevedeva la realizzazione di un core system in grado di fornire un sistema di prenotazione per i parcheggi in struttura e un sistema di monitoraggio delle aree di parcheggio a livello stradale attraverso analisi di immagine. Questo core system è ormai completato e in fase di testing per verificarne i parametri operativi di funzionamento. Al momento il sistema è installato all'interno dell'infrastruttura del CRS4 ed è utilizzabile dalle imprese del cluster attraverso specifiche API. A completamento delle attività di progetto questo sistema verrà rilasciato con licenza Open Source, in accordo con quanto previsto dai requisiti del bando per i Progetti Cluster Top-Down.

Qual è stato il contributo delle imprese partecipanti?
Le imprese del cluster hanno partecipato in modo attivo nelle fasi iniziali del progetto, durante le quali hanno contribuito in modo sostanziale alla definizione degli obiettivi operativi e delle specifiche tecniche. In questa fase di testing l'interazione con le imprese si intensifica nuovamente, sia dal punto di vista della verifica dei risultati, sia dal punto di vista del trasferimento delle conoscenze sviluppate all'interno del progetto. Una delle imprese del cluster, Sagana srl, ha collaborato in modo più attivo anche durante questa fase intermedia, realizzando una propria verticalizzazione che integra il core di HandyP@rking con un sistema di pagamento mobile, al fine di consentire la gestione di tutto il ciclo: identificazione del punto di sosta dal momento di inizio dello spostamento, prenotazione, pagamento alla destinazione.

Come il concetto di smart city sta cambiando il modo di vivere nelle nostre città?
Parlare di smart city significa sostanzialmente fermarsi un attimo a (ri)pensare le modalità con cui ci siamo abituati a vivere il contesto sociale nel quale siamo immersi. Smart city è un concetto proposto da IBM qualche anno fa, nell'ambito di un contesto che partiva dalla smart town per arrivare fino allo smart planet, con tutte le declinazioni intermedie, che toccano trasversalmente tutti i temi rilevanti delle società moderne. Riflettere su quanto sia intelligente o meno il modo con cui ci muoviamo, lavoriamo, ci confrontiamo con l'ambiente circostante, ha prodotto un primo importante risultato, che è quello di mostrare come molte delle abitudini consolidate possano essere estremamente inefficienti dal punto di vista dell'ecosistema urbano. La disponibilità di nuove tecnologie pervasive a basso costo sta rendendo di fatto possibile ripensare in modo più efficace i servizi che danno forma all'impalcatura urbana, liberando contemporaneamente risorse che possono essere indirizzate verso altri settori di largo rilievo sociale.

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Link utili
HandyP@rking - Sito web ufficiale