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I maker rispondono... - Intervista a Davide Melis

Toby's house di Davide Melis 
09.06.2015
Con l'intervista che proponiamo oggi e con quelle che seguiranno, vogliamo raccontarvi le storie dei maker che grazie al FabLab Sardegna Ricerche e a "Generazione Faber", il bando dedicato agli artigiani digitali, hanno trasformato le proprie idee in prototipi. Le borse messe a disposizione con "Generazione Faber" hanno consentito ai ragazzi di lavorare all'interno del laboratorio di fabbricazione digitale. Qui, ispirandosi alla filosofia open source incentrata sul libero scambio, i ragazzi hanno acquisito nuove competenze e, a loro volta, hanno contribuito ad arricchire il patrimonio di esperienza e di conoscenza della comunità nata intorno al FabLab Sardegna Ricerche.

Il FabLab Sardegna Ricerche è stato inaugurato il 10 febbraio 2014 e nel corso del primo anno e mezzo di vita tante persone lo hanno visitato, alcune per pura curiosità, altre per lavorare e realizzare i propri progetti grazie all'utilizzo delle macchine e degli strumenti a disposizione.

Inauguriamo questa serie di interviste con Davide Melis, che al FabLab ha lavorato al progetto Toby's House, cuccia per cani e gatti personalizzabile e trasformabile all'occorrenza in trasportino.

Presentati...
Mi chiamo Davide Melis e sono laureato presso la facoltà di Architettura di Cagliari. Attualmente sto concludendo un Master di secondo livello in "Bioedilizia ed Efficienza energetica" e a breve inizierò il mio percorso di tirocinio.

e raccontaci il tuo progetto!
Il titolo del mio progetto è Toby's House: già il nome spiega che si tratta di una cuccia per cani e gatti. Il prototipo che ho realizzato si caratterizza per la possibilità di modificare l'aspetto esterno della cuccia secondo un'infinità di soluzioni attraverso la sostituzione delle cover esterne. E all'occorrenza la cuccia può diventare anche trasportino.

Quali sono i materiali, le tecnologie e le macchine utilizzate per realizzarlo?
Il materiale impiegato è il compensato da 5 e da 6 mm. Come coloranti uso esclusivamente vernici ad acqua atossiche e incolori. L'assemblaggio è a secco. Produco i pezzi da assemblare con l'utilizzo del taglio laser a CO2, impiegato anche per l'incisione delle cover.

Come valuti l'esperienza al FabLab?
L'esperienza presso il FabLab è stata sicuramente positiva, mi ha permesso di entrare in contatto con persone e realtà davvero interessanti. La fabbricazione digitale mi ha sempre appassionato e non mi sono fatto sfuggire la possibilità di farla diventare un lavoro. Il percorso è stato spesso duro e non privo di momenti di smarrimento causati da problemi tecnici, lavorazioni non andate a buon fine o problemi che inizialmente sembravano insormontabili. Fortunatamente al FabLab ho sempre trovato qualcuno pronto a incoraggiarmi e insegnarmi come nella sperimentazione non sempre le cose procedano in maniera lineare: bisogna essere determinati nel provare e riprovare. Tutto questo lo capisci solo quando vedi materializzarsi il tuo progetto, che ti appartiene dal momento in cui l'hai concepito. È impagabile vedere che la gente apprezza i tuoi sforzi ed è disposta a pagare per l'oggetto del tuo lavoro.

Il riscontro positivo è arrivato anche tramite nuove opportunità lavorative: appena iscritto alla banca dati dei maker, sono stato contattato per una collaborazione di alcuni mesi dallo studio di Ingegneria Procreativity di Cagliari, che si occupa di prototipazione rapida. In questo studio, dotato di due stampanti 3D, mi occupo della modellazione e della stampa richieste dei clienti. Ho avuto modo di acquisire queste competenze proprio durante il periodo in cui ho beneficiato della borsa Generazione Faber, anche grazie ai corsi di formazione che ho avuto modo di frequentare.

Quali consigli daresti ai prossimi borsisti del Bando Generazione Faber?
Vorrei consigliare ai nuovi borsisti di affrontare questa opportunità con serietà e costanza. Già dopo i primi mesi avranno modo di comprendere che i risultati possono andare addirittura oltre le aspettative e i progetti iniziali. Servono buone idee, ma sarà necessario anche acquisire un metodo di lavoro che consenta di individuare la soluzione migliore di fronte a qualsiasi problema. Ovviamente è indispensabile conoscere bene gli strumenti e i macchinari e saperli utilizzare in maniera efficace e adeguata. Siate sempre curiosi al FabLab: il maker deve essere curioso! E, se spezzate qualche punta della fresatrice, non disperate: con i soldi della borsa la potrete ricomprare, ma non ditelo ad Aldo o a Fabrizio!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Possiamo dire che il futuro è oggi. Attualmente sto cercando di rispondere alle richieste delle Toby’s Houses da parte di parenti e amici. Durante il mese di maggio sono stato molto occupato con le lezioni del master e ho potuto frequentare il FabLab solo una volta alla settimana, ma a giugno ho intenzione di organizzare un corso di taglio laser per insegnare ai nuovi borsisti l'uso della macchina con la quale ho lavorato per la maggior parte del tempo. Ho pronti i disegni per una serie di Toby's House coloratissime e tutte diverse tra loro: vorrei pubblicizzarle sui social network. E poi mi piacerebbe vincere qualche contest! Per il mese di luglio… beh, non ci ho ancora pensato!

Toby's HouseToby's HouseDettaglio di Toby's HouseDettaglio di Toby's HouseDettaglio di Toby's HouseDavide Melis