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I maker rispondono... - Intervista a Nicola Lampis

Chitarra elettrica 
30.07.2015
Prosegue il nostro viaggio tra i tanti progetti che stanno prendendo forma nel FabLab Sardegna Ricerche grazie alle borse Generazione Faber. Oggi è la volta di Nicola Lampis che ci racconterà il suo progetto "Sona", un trasduttore magnetico per chitarra e basso elettrico che consente di soddisfare le esigenze del musicista.

Presentati...
Sono nato a Oristano e ho una laurea in ingegneria edile-architettura. Suono il basso elettrico in una band isolana. Sono appassionato di acustica architettonica, musica e acustica in generale.

e raccontaci il tuo progetto!
Il pickup Sona è un trasduttore magnetico per chitarra e basso elettrico che si adatta totalmente alle esigenze del musicista. Per quanto costituisca una parte relativamente piccola e poco visibile dello strumento, è proprio questo elemento che dà voce alla vibrazione sonora esprimendo il carattere timbrico dello strumento stesso. Il progetto prevede l'elaborazione di un processo costruttivo su misura per ogni strumento musicale (moderno o antico), la realizzazione di una apparecchiatura per testare le caratteristiche del segnale acustico dei pickup e la creazione di un macchinario che realizza le spire del trasduttore. Sona si rivolge a chi vuole uno strumento senza compromessi di suono, ai liutai che vogliono valorizzare le proprie creazioni e a tutti coloro che sperimentano e hanno nuove idee per il suono di domani.

Quali sono i materiali, le tecnologie e le macchine utilizzate per realizzarlo?
Il legno, come nel lavoro di liuteria, è il materiale principe per questo progetto. Dopo un processo di laminazione che rende il materiale stabile, resistente, ma anche sottilissimo, si passa alla lavorazione su fresa a controllo numerico. Tramite lo sviluppo di componenti hardware e l'uso di un software specifico si eseguono i test sulle risposte in frequenza del pickup. La macchina bobinatrice è controllata da Arduino secondo specifiche istruzioni. Le stampanti 3D sono utilissime in fase di finitura mentre il taglio laser è un efficace strumento per la creazione di attrezzi ad hoc di estrema precisione.

Come valuti l'esperienza al FabLab?
Sviluppare un progetto potendo usufruire di macchine professionali permette di ottenere rapidamente risultati eccellenti. Seguire la formazione e far pratica con le tecnologie del FabLab conferisce competenze che sono di grande utilità al giorno d'oggi. La convivenza di varie menti creative o ingegnose porta un arricchimento delle proprie idee e spesso la condivisione di una rete di informazioni e opportunità.

Quali consigli daresti ai prossimi borsisti del Bando Generazione Faber?
Il consiglio è quello di essere aperti e ricettivi, perché si possono assorbire utili strumenti dal vicino. Scegliere il tutor più affine alle proprie esigenze o più capace all'insegnamento di tecnica e conoscenza consente di procedere spediti verso la meta.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Vorrei concretizzare il progetto partendo dalla realizzazione di una startup.

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