Logo Regione Autonoma della Sardegna
RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO IN SARDEGNA
sardegnaricerche...  ›  ...  ›  agenda  ›  archimede webzine  ›  innovazione &...  ›  da cagliari a kyoto inseguendo...

Da Cagliari a Kyoto inseguendo la biologia

 
06.02.2006
Rosaria Piga ha 41 anni e da 4 vive in Giappone. Un altro caso di fuga di cervelli o un altro esempio di come si può iniziare una brillante carriera all'estero per poi ritornare? Sul primo tema l'ADI (associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani) ha pubblicato due volumi: Cervelli in Fuga (2001) e Cervelli in Gabbia (2005). Sul secondo gli esempi sono numerosi e stanno iniziando a comparire i primi interventi istituzionali a sostegno di chi vuole rientrare. Ma per ora Rosaria resta a Kioto: "ci sono venuta per caso quando mi è capitata l'occasione, ma da molto tempo avevo in mente di partire per lavorare nella ricerca in campo biomedico in qualche laboratorio di punta. Rientrerò solo quando mi stancherò di vivere lontano da casa e se troverò adeguate condizioni per tornare".

Perché sei partita? "Fare ricerca in Italia non è facile. Sono venuta in Giappone profondamente delusa ed amareggiata dall'Italia, non certo convinta di trovare il paradiso ma nella speranza di un miglioramento, di avere di nuovo delle speranze, dei sogni, qualche spiraglio, qualche opportunità. Nello stesso tempo terrorizzata dal salto nel buio in un paese così lontano, così diverso, sicuramente molto affascinante ma anche regolato da filosofie di vita a me oscure, incomprensibili, inaccettabili, mi chiedevo se stavo facendo la cosa giusta."

Di cosa ti occupi? "Lavoro su colture cellulari e mi occupo di stress ossidativo, un fenomeno causa di numerose malattie, fra le quali cancro, invecchiamento precoce, arterosclerosi, alzheimer e parkinson. All'inizio sono approdata nel laboratorio di Etsuo Niki, allo Human Stress Signal Research Center (HSSRC) che fa parte dell'AIST Kansai, ossia Advanced Industrial Science and Technology, sede del Kansai, ad Osaka, dove sono restata circa due anni e mezzo e dove ho imparato tutto l'imparabile aiutata dai miei colleghi di una pazienza infinita (basti pensare che tutta la strumentazione è in giapponese, lingua che io agli inizi non conoscevo per niente). Successivamente mi sono trasferita all'Università di Kyoto (Kyoto Prefectural University of Medicine) dipartimento di immunologia ed infiammazione diretto da Toshikazu Yoshikawa, dove lavoro da un anno e mezzo e dove sono riuscita a mettere in pratica tutte le conoscenze apprese nel precedente laboratorio."

Soddisfazioni professionali? "Sto finalmente cominciando a pubblicare con il mio nome come primo e ho avviato una collaborazione con un gruppo di fisica, capitanato da Yoichi Kawakami, che si occupa di nanotecnologia all'università di Kyoto, un campo per me nuovo. Lavoro con Ruggero Micheletto, un collega e amico di Torino che da tanti anni lavora in Giappone nel laboratorio di Kawakami. E cominciano a vedersi i risultati."

Quali differenze nella ricerca scientifica tra Giappone e Italia? "In Giappone ho trovato quello che in Italia ho cercato invano: stipendi adeguati, fondi realmente dignitosi per la ricerca che permettono di avere tutto il necessario, il giorno dopo l'ordine, che altri si occupino degli ordini, dei fax, della posta, della burocrazia, e si possa esclusivamente fare ricerca e nient'altro. Un paese dove l'organizzazione, la precisione, la puntualità, l'efficienza sono realmente di casa. Sono grata al Giappone perché viverci mi ha aiutato a capire meglio le mie radici, ad apprezzarle ancora di più."

Nanotecnologie
Tra biologia e fisica
Una delle pubblicazioni più recenti di Rosaria Piga, dedicata alle nanotecologie si intitola Nano-probing of the membrane dynamics of rat pheochromocytoma by near-field optics (numero di settembre 2005 di Biophys Chemistry). L'articolo, scritto con Ruggero Micheletto e Yoichi Kawakami (Graduate School of Engineering, Department of Electronic Science, Kyoto University, Katsura Campus), descrive come le cellule simil-nervose PC12 vengano analizzate in vivo per la prima volta nella loro dinamica vitale attraverso lo Snom (Scanning Near-field Optical Microscope), microscopio a scansione tramite fibra ottica molto aguzza, detto anche microscopio a onda evanescente o a effetto tunnel ottico. Lo Snom permette di esaminare tessuti viventi in minutissimo dettaglio - fino a poche decine di nanometri (miliardesimi di metro) - cosa altrimenti impossibile con qualsiasi tecnica ottica.

Andrea Mameli
Ricercatore CRS4


Biografia
Rosaria Piga
Nata nel 1964 a Cagliari, dove si è laureata in Biologia, Rosaria Piga ha conseguito il dottorato di ricerca in patologia generale alla facoltà di medicina dell'università di Torino. Dopo alcuni anni in laboratori sardi, nel marzo 2002 è partita per il Giappone grazie a una collaborazione tra Francesco Corongiu, che a quel tempo dirigeva la sezione di Patologia Sperimentale del Dipartimento di Biologia Sperimentale dell'università di Cagliari, con Etsuo Niki, direttore dello Human Stress Signal Research Center (HSSRC), AIST Kansai (Osaka).


Link utili
Human Stress Signal Research Center (Osaka)
Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani
Pubblicazione di Rosaria Piga sulle nanotecnologie
Advanced Industrial Science and Technology (Osaka)