Azienda Speciale Parco di Porto Conte

Il Parco di Porto Conte, in collaborazione con l'Area marina protetta di Capo Caccia, intende soddisfare attraverso l'ausilio di tecnologie innovative i seguenti fabbisogni:
- generazione elettrica da una fonte come il mare e il moto ondoso oggi scarsamente sfruttata, con massima attenzione ai temi della sostenibilità propri di un'area marina protetta
- combinare questa tecnologia con quella della dissalazione per giocare un ruolo di supporto alle politiche di approvvigionamento energetico e idrico tipiche di un'area protetta.
In sintesi, i principali risultati attesi dal progetto sono:
- disporre di un sistema tecnologico innovativo alla giusta scala di produzione e perciò funzionale a soddisfare i fabbisogni energetici e idrici di piccole strutture di servizio tipiche di un'area protetta, quali punti di informazione, educazione ambientale, avvistamento e monitoraggio, riparo e ristoro, spesso ubicate in zone periferiche e marginali non servite dalle normali reti di servizi
- combinare la tecnologia di produzione di energia elettrica da onde marine e moto ondoso con quella di dissalazione rendendo quest'ultima autosufficiente dal punto di vista energetico
- rendere competitiva dal punto di vista dei costi la produzione di energia da moto ondoso, e nel contempo rendere autosufficiente a livello energetico ed economico il processo di dissalazione (attualmente energivoro) attraverso l'utilizzo dell'energia prodotta dalle stesse onde marine.
- generazione elettrica da una fonte come il mare e il moto ondoso oggi scarsamente sfruttata, con massima attenzione ai temi della sostenibilità propri di un'area marina protetta
- combinare questa tecnologia con quella della dissalazione per giocare un ruolo di supporto alle politiche di approvvigionamento energetico e idrico tipiche di un'area protetta.
In sintesi, i principali risultati attesi dal progetto sono:
- disporre di un sistema tecnologico innovativo alla giusta scala di produzione e perciò funzionale a soddisfare i fabbisogni energetici e idrici di piccole strutture di servizio tipiche di un'area protetta, quali punti di informazione, educazione ambientale, avvistamento e monitoraggio, riparo e ristoro, spesso ubicate in zone periferiche e marginali non servite dalle normali reti di servizi
- combinare la tecnologia di produzione di energia elettrica da onde marine e moto ondoso con quella di dissalazione rendendo quest'ultima autosufficiente dal punto di vista energetico
- rendere competitiva dal punto di vista dei costi la produzione di energia da moto ondoso, e nel contempo rendere autosufficiente a livello energetico ed economico il processo di dissalazione (attualmente energivoro) attraverso l'utilizzo dell'energia prodotta dalle stesse onde marine.