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NOTA STAMPA - Il Mercato degli appalti pubblici in Sardegna

 
12.11.2020
COVID E APPALTI PUBBLICI. Una ricerca dello Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche evidenzia la battuta d’arresto della capacità di spesa pubblica dovuta alla pandemia (in Italia -17,3% di spesa appaltata; -10,4% di gare tra gennaio e agosto 2020 sullo stesso periodo del 2019). Esplode la spesa sanitaria. Il settore è pronto per quando arriveranno i fondi dell’Europa? Ancora troppa la burocrazia. Fino a 700 giorni per eseguire gli appalti.

12 novembre 2020 – L’impatto della pandemia si fa sentire anche nel settore degli appalti, rallentato e affaticato dopo la ripresa sperimentata nel triennio 2017-2019 (nel 2019 in Italia si sono registrati 153.802 procedure di affidamento di importo pari o superiore a 40mila euro, in crescita rispetto ai 142.104 del 2018, per un valore complessivo, di appalti e concessioni, arrivato a toccare, secondo la rilevazione annuale dell’ANAC, i 169,9 miliardi di euro).

Tra gennaio e agosto 2020 a livello nazionale si registra, rispetto ai primi otto mesi del 2019, un -17,3% di spesa appaltata e un -10,4% di gare. La spesa sanitaria però esplode arrivando a toccare ad agosto 2020 i 17,9 miliardi, rispetto ai 12,4 miliardi dell’anno precedente. Dunque gli appalti pubblici, che da sempre sono un motore di sviluppo economico grazie alla leva della domanda pubblica, diventano ancora più importanti in un quadro che vede cambiare profondamente il rapporto tra sistema pubblico e imprese, producendo cambiamenti inattesi di carattere organizzativo, culturale e sociale.

Le stazioni appaltanti e gli operatori economici sono pronti a queste sfide epocali? Alcuni dati interessanti al riguardo emergono da una ricerca di Sardegna Ricerche, ente regionale dell’innovazione nell’ambito del progetto Sportello Appalti Imprese, ideato per formare e orientare le aziende e le stazioni appaltanti nel mercato delle gare pubbliche.

Lo studio conferma la lentezza del ciclo dell’appalto: in Italia in media si impiegano 663 giorni per arrivare dall’affidamento della progettazione alla conclusione dei lavori (507 giorni in Emilia Romagna, la regione più efficiente, 706 in Lombardia, fino a quasi 1000 in Liguria) spesso a causa dei pesanti oneri burocratici che costringono i RUP a concentrarsi sulle pratiche amministrative piuttosto che sul perseguimento dell’obiettivo dell’appalto.

In questo contesto, le risorse finanziarie che l’Europa metterà a disposizione dei Paesi membri nei prossimi anni per far fronte all’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19, saranno efficaci solo se si tradurranno in tempi brevi in gare di appalto, e se le gare d’appalto si tradurranno in progetti concreti con risultati costantemente misurabili.

L’esperienza dello Sportello Appalti in Sardegna dimostra che se si interviene con una grande azione di rafforzamento della capacità amministrativa da un lato e di formazione per le imprese che operano nel mercato della PA si possono ottenere risultati eccezionali: In Sardegna ad esempio si registra un consolidamento della capacità delle imprese sarde di aggiudicarsi gli appalti di lavori. La quota di gare aggiudicate alle imprese locali nel settore dei lavori è infatti dell’80%, cresciuta di ben 7 punti percentuali rispetto al 2018, mentre a livello nazionale sono circa il 60% le imprese che si aggiudicano gare all'interno della regione ove hanno sede.
In secondo luogo le imprese che fanno parte della community dello Sportello Appalti Imprese hanno partecipato a più gare nell’ultimo triennio (in particolare 31,5 appalti in media -circa 10 ogni anno– contro i 24,9 -8 l’anno- di chi non ne fa parte). Questo probabilmente grazie al supporto ricevuto, che le ha rese più sicure e in grado di superare le barriere all’ingresso esistenti.

Infine la Sardegna ha potuto misurare dati eccezionali rispetto all’utilizzo dei mercati elettronici, che nell’ultimo decennio hanno trasformato, non solo nell’Isola, il sistema degli appalti pubblici: l’investimento in consulenza e formazione specifica ha visto diventare le stazioni appaltanti più competenti e più competitive nel giro di poco tempo: nel primo semestre 2020 secondo Consip sono 10.592 i contratti siglati nell’isola, per un valore di 377 milioni di euro, con 3.990 fornitori e 618 PA abilitate. Con 357 euro a persona nel 2019, l’ordinato medio da parte delle SA sarde presso Consip è tra i più alti del Paese: anche questo, indicativo dei buoni risultati che potrebbe portare l’esportazione di un modello di capacity building su scala nazionale, cosi da migliorare i processi di spesa e sviluppare una capacità amministrativa comunitaria, replicabile e sostenibile nel tempo.

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Lo Sportello Appalti Imprese, creato da Sardegna Ricerche con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna, ha l'obiettivo di fornire assistenza agli operatori economici sardi che intendono entrare e consolidarsi nel mercato degli appalti pubblici.
È uno Sportello fisico e virtuale che mette a disposizione strumenti, competenze e conoscenze di natura economica, giuridica e tecnica. Lo Sportello Appalti Imprese eroga servizi alle aziende operative in Sardegna che partecipano o hanno intenzione di partecipare a gare di appalto pubbliche.
Lo Sportello si rivolge inoltre alle stazioni appaltanti dell'Isola, alle associazioni di categoria, agli stakeholder del territorio, ai liberi professionisti e a tutti coloro che sono interessati al mercato delle gare pubbliche. Lo Sportello Appalti Imprese è realizzato in collaborazione con Promo P.A. Fondazione, l'Università di Roma Tor Vergata. Le iniziative dello sportello vedono inoltre la collaborazione di numerosi soggetti che, a livello regionale, nazionale e internazionale, si occupano di public procurement.


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