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Nano biotecnologie e agro-alimentare

Mani con pellicola 
24.10.2008
La LEA Nanotech nasce grazie ad un finanziamento regionale di start-up per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali innovative da parte di giovani laureati. Il team che lavora all'interno dell'azienda è composto dal presidente, da Stefania Mura, dal direttore scientifico, da Gianfranco Greppi e da due collaboratori. L'idea innovativa di fondo consiste nel trasferimento delle nano biotecnologie al segmento agro-alimentare.

Per chiarire cosa siano le nanotecnologie, di solito, con tale termine, si intende la capacità di osservare, misurare e manipolare la materia su scala atomica e molecolare dove almeno un componente abbia dimensioni inferiori a 100 nm. Le prospettive rivoluzionarie associate alle nanotecnologie derivano dal fatto che a questi livelli di dimensioni comportamenti e caratteristiche della materia cambiano drasticamente. Le nanotecnologie inoltre rappresentano un modo radicalmente nuovo per ottenere materiali, strutture e dispositivi con proprietà e funzionalità grandemente migliorate o del tutto nuove.

Tali tecnologie non trovano applicazione nel settore agro-alimentare perciò l'azienda vorrebbe occupare un posto di primo piano nella costruzione di dispositivi per il monitoraggio di tossine o contaminanti negli alimenti e per nuovi sistemi di packaging intelligente. Le attività di ricerca e sviluppo sono volte alla creazione di biosensori di nuova generazione per la detection in tempo reale di tossine alimentari (es. diossina nel latte) utilizzando dei nuovi materiali di supporto nano porosi che incorporino un elemento biologico di riconoscimento. L'obiettivo principale sarà quello di ampliare questi sensori per una rilevazione simultanea di tossine o batteri nella catena alimentare.

La seconda linea di ricerca che l'azienda sta seguendo è quella del packaging, e in dettaglio si stanno creando delle pellicole, simili a quelle che si possono trovare al supermercato per conservare gli alimenti ma funzionalizzate in modo da avere un'attività intrinseca antibatterica e antiintrusione e fatte interamente di polimeri naturali, facilmente biodegradabili e quindi petrolio indipendenti. Queste tecnologie innovative consentiranno di ottenere e mantenere dei prodotti sicuri, con una maggior shelf-life (vita utile dell'alimento) e, grazie alle proprietà nano tecnologiche, è possibile modulare la porosità delle pellicole in modo da consentire la traspirazione ad alimenti come per esempio frutta e verdura che dopo il confezionamento continuano a respirare.

Stefania Mura
Direttore scientifico della LEA Nanotech

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