Liberologico presenta PAFlow SaaS, applicazione per la PA
![Nuvola sopra le mani di una persona Nuvola sopra le mani di una persona](/immagini/13_398_20130214122033.jpg)
14.02.2013
Grazie ad un progetto di ricerca ICT cofinanziato da Sardegna Ricerche, Liberologico, società insediata presso la sede di Pula del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, ha realizzato l'applicazione PAFlow SaaS.
Questo nuovo servizio, pronto per la distribuzione su cloud computing, è pensato per le pubbliche amministrazioni locali e centrali. Si tratta dell'evoluzione di PAFlow, il primo sistema open source di protocollo informatico e gestione documentale, ora completamente reingegnerizzato e rinnovato, in linea con le più recenti direttive dell'Agenda Digitale in materia di semplificazione e dematerializzazione.
L'innovazione introdotta da Liberologico si inquadra all'interno dell'attuale dibattito sulla necessità di una riduzione dei costi e di una maggiore efficienza della pubblica amministrazione. Secondo l'indagine "Osservatorio Cloud e ICT as a service", condotta durante il 2012 dal Politecnico di Milano, la sola PA centrale possiede attualmente 1033 data center, fonte importante di costi e complessità gestionale, cui vanno aggiunti i 3000 delle amministrazioni locali e della sanità. La spesa del settore risulta gravemente inefficiente e comporta costi di gestione pari a circa 1 miliardo di euro l'anno in risorse umane impegnate per la gestione e una spesa energetica non ottimale stimabile in 270-300 milioni.
L'Osservatorio stima che dalla razionalizzazione dei costi dell'infrastruttura in 5 anni sia possibile conseguire un risparmio di 3,7 miliardi. Se a questi elementi si aggiungono anche un processo di razionalizzazione dei data center e il progressivo utilizzo di tecniche di virtualizzazione, il beneficio crescerebbe di ulteriori 1,9 miliardi.
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Liberologico srl
Questo nuovo servizio, pronto per la distribuzione su cloud computing, è pensato per le pubbliche amministrazioni locali e centrali. Si tratta dell'evoluzione di PAFlow, il primo sistema open source di protocollo informatico e gestione documentale, ora completamente reingegnerizzato e rinnovato, in linea con le più recenti direttive dell'Agenda Digitale in materia di semplificazione e dematerializzazione.
L'innovazione introdotta da Liberologico si inquadra all'interno dell'attuale dibattito sulla necessità di una riduzione dei costi e di una maggiore efficienza della pubblica amministrazione. Secondo l'indagine "Osservatorio Cloud e ICT as a service", condotta durante il 2012 dal Politecnico di Milano, la sola PA centrale possiede attualmente 1033 data center, fonte importante di costi e complessità gestionale, cui vanno aggiunti i 3000 delle amministrazioni locali e della sanità. La spesa del settore risulta gravemente inefficiente e comporta costi di gestione pari a circa 1 miliardo di euro l'anno in risorse umane impegnate per la gestione e una spesa energetica non ottimale stimabile in 270-300 milioni.
L'Osservatorio stima che dalla razionalizzazione dei costi dell'infrastruttura in 5 anni sia possibile conseguire un risparmio di 3,7 miliardi. Se a questi elementi si aggiungono anche un processo di razionalizzazione dei data center e il progressivo utilizzo di tecniche di virtualizzazione, il beneficio crescerebbe di ulteriori 1,9 miliardi.
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