Gli e-commerce nel mondo, in Europa e in Italia a confronto
06.08.2014
È stato recentemente pubblicato da Ecommerce Europe il rapporto 2014 sul commercio elettronico di beni e servizi in Europa nel mercato Business to Consumer (B2C), cioè le vendite al dettaglio. Lo studio parte da un'analisi del mercato mondiale, scendendo poi ad analizzare l'Europa (costituita da 47 paesi, Russia e Turchia comprese) per poi frazionarla in zone geografiche. I dati mondiali ci illustrano che il primato di vendita nell'e-commerce spetta all'Asia che si affaccia sul Pacifico, con un mercato di 406,1 miliardi di euro (+16,7% rispetto all'anno precedente), seguita poi da Nord America con 333,5 miliardi di euro (+6% rispetto all'anno precedente) ed Europa con 363,1 miliardi di euro (+16,3% rispetto all'anno precedente): come dato globale, il valore delle vendite nel commercio elettronico è pari a 1.173,5 miliardi di euro, con una crescita del 13,6% rispetto al 2012.
I paesi in cui si vende maggiormente per via elettronica sono Stati Uniti (315,4 miliardi di euro), Cina (247,3 miliardi di euro), Regno Unito (107,1 miliardi di euro), poi Giappone, Germania (63.400 milioni di euro) e Francia (51.100 milioni di euro). Stati Uniti, Cina e Regno Unito raggiungono quindi insieme il 57% delle vendite totali. L'e-commerce transfrontaliero B2C interessa 94 milioni di consumatori, per 76,6 miliardi di euro: è interessante notare che le maggiori percentuali sono registrate dagli Stati Uniti (45%) e Regno Unito (37%), seguiti da Cina (compreso Hong Kong) (26%) e Canada (18%). La prima nazione dell'area Euro a figurare in classifica è, al sesto posto, la Germania (14%).
Spostando la nostra attenzione sull'Europa (incluse Russia e Turchia) vediamo che il totale delle vendite online è pari a 363,1 miliardi di euro, con una crescita del 16,3% rispetto al 2012. Se invece analizziamo solamente i 28 paesi dell'Unione Europea vediamo che totalizzano un valore simile, 317,9 miliardi di euro, con un +14,7% rispetto ai dati dell'anno precedente. Nel totale, il 54% è rappresentato dalla vendita di beni, il 46% da quella di servizi. In Europa più di due milioni di posti di lavoro possono essere ricondotti all'e-commerce, per un giro d'affari annuale di più di 3,7 miliardi di fatture in oltre 645 mila siti di commercio online. Le nazioni che rappresentano i maggiori e-consumatori "maturi", oltre le già citate Regno Unito, Germania e Francia, sono Austria (10.970 milioni di euro) e Olanda (10.583 milioni di euro), mentre tra gli "emergenti" troviamo Russia (15.500 milioni di euro), Spagna (14.414 milioni di euro), Italia (11.268 milioni di euro) e Polonia (5.225 milioni di euro).
La penetrazione di internet in Europa è arrivata nel 2013 a una media del 74%: considerando solo l'Unione Europea, la media sale al 77%. Nelle dieci nazioni con maggior penetrazione di internet (media 93%) troviamo tutti i 5 stati scandinavi, guidati dalla Norvegia con il suo 96%. Il nostro paese raggiunge uno scarso 61%, che gli vale il penultimo posto tra le nazioni dell'Europa del sud, davanti solo alla Turchia.
Valutando il fatturato dell'e-commerce B2C tra i paesi del sud Europa (Portogallo, Spagna, Italia, Grecia e Turchia) l'Italia con 11,2 miliardi di euro di fatturato è seconda dopo la Spagna e seguita dalla Turchia. Molto rilevante è il commercio elettronico da dispositivi mobili: due terzi dei possessori di cellulare hanno uno smartphone e gli acquisti con questo mezzo sono incrementati del 37% in un anno.
Una particolarità della vendita online in Italia è che si basa per il 66% sui servizi (acquisto di biglietti, prenotazioni hotel, assicurazioni) e solo per il 34% sulla vendita di beni. Questo fenomeno può essere ricondotto sia alla difficoltà che molte imprese hanno nell'investire nel commercio elettronico sia alla scarsa fiducia dei consumatori italiani per quanto riguarda pagamenti, consegna e resi delle merci vendute online.
Fonte: Ecommerce Europe
Per visualizzare l'infografica nelle sue dimensioni originali è sufficiente cliccare sull'immagine.
I paesi in cui si vende maggiormente per via elettronica sono Stati Uniti (315,4 miliardi di euro), Cina (247,3 miliardi di euro), Regno Unito (107,1 miliardi di euro), poi Giappone, Germania (63.400 milioni di euro) e Francia (51.100 milioni di euro). Stati Uniti, Cina e Regno Unito raggiungono quindi insieme il 57% delle vendite totali. L'e-commerce transfrontaliero B2C interessa 94 milioni di consumatori, per 76,6 miliardi di euro: è interessante notare che le maggiori percentuali sono registrate dagli Stati Uniti (45%) e Regno Unito (37%), seguiti da Cina (compreso Hong Kong) (26%) e Canada (18%). La prima nazione dell'area Euro a figurare in classifica è, al sesto posto, la Germania (14%).
Spostando la nostra attenzione sull'Europa (incluse Russia e Turchia) vediamo che il totale delle vendite online è pari a 363,1 miliardi di euro, con una crescita del 16,3% rispetto al 2012. Se invece analizziamo solamente i 28 paesi dell'Unione Europea vediamo che totalizzano un valore simile, 317,9 miliardi di euro, con un +14,7% rispetto ai dati dell'anno precedente. Nel totale, il 54% è rappresentato dalla vendita di beni, il 46% da quella di servizi. In Europa più di due milioni di posti di lavoro possono essere ricondotti all'e-commerce, per un giro d'affari annuale di più di 3,7 miliardi di fatture in oltre 645 mila siti di commercio online. Le nazioni che rappresentano i maggiori e-consumatori "maturi", oltre le già citate Regno Unito, Germania e Francia, sono Austria (10.970 milioni di euro) e Olanda (10.583 milioni di euro), mentre tra gli "emergenti" troviamo Russia (15.500 milioni di euro), Spagna (14.414 milioni di euro), Italia (11.268 milioni di euro) e Polonia (5.225 milioni di euro).
La penetrazione di internet in Europa è arrivata nel 2013 a una media del 74%: considerando solo l'Unione Europea, la media sale al 77%. Nelle dieci nazioni con maggior penetrazione di internet (media 93%) troviamo tutti i 5 stati scandinavi, guidati dalla Norvegia con il suo 96%. Il nostro paese raggiunge uno scarso 61%, che gli vale il penultimo posto tra le nazioni dell'Europa del sud, davanti solo alla Turchia.
Valutando il fatturato dell'e-commerce B2C tra i paesi del sud Europa (Portogallo, Spagna, Italia, Grecia e Turchia) l'Italia con 11,2 miliardi di euro di fatturato è seconda dopo la Spagna e seguita dalla Turchia. Molto rilevante è il commercio elettronico da dispositivi mobili: due terzi dei possessori di cellulare hanno uno smartphone e gli acquisti con questo mezzo sono incrementati del 37% in un anno.
Una particolarità della vendita online in Italia è che si basa per il 66% sui servizi (acquisto di biglietti, prenotazioni hotel, assicurazioni) e solo per il 34% sulla vendita di beni. Questo fenomeno può essere ricondotto sia alla difficoltà che molte imprese hanno nell'investire nel commercio elettronico sia alla scarsa fiducia dei consumatori italiani per quanto riguarda pagamenti, consegna e resi delle merci vendute online.
Fonte: Ecommerce Europe
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