I cittadini europei e la salvaguardia ambientale
28.10.2014
Quanto sono radicati nella popolazione i comportamenti di salvaguardia dell'ambiente e l'attenzione alle scelte ecosostenibili? Sono state pubblicate qualche settimana fa due importanti ricerche in questo ambito, la relazione annuale del Consiglio Europeo "Attitudes of European Citizens towards the environment" e una ricerca effettuata da SWG per Assorel (Associazione Italiana delle Agenzie di Relazioni Pubbliche) dal titolo "Essere green, un driver competitivo anche in tempo di crisi".
A livello europeo la protezione dell'ambiente è considerata abbastanza importante (42%) o molto importante (53%), per un totale del 95% degli intervistati. Si tratta di un dato in aumento di un punto percentuale rispetto a quanto rilevato nel 2011. Gli aspetti che preoccupano maggiormente gli europei sono l'inquinamento dell'aria (56%), quello dell'acqua (50%), le ripercussioni sulla nostra salute delle sostanze chimiche contenute nei prodotti che utilizziamo tutti i giorni e, in egual modo, l'aumento della quantità dei rifiuti (43%), nonché l'esaurimento delle risorse naturali (36%).
Il 75% dei cittadini dell'Europa pensa che la questione ecologica abbia effetto sulla vita di tutti i giorni molto (35%) o in parte (42%), ma su questo aspetto sono più sensibili gli abitanti di Cipro, Grecia e Malta (oltre il 90%) piuttosto che quelli di Danimarca (56%) Austria e Olanda (66%), Belgio (67%) e Germania (68%).
Le azioni più comuni fatte per ragioni ecologiche sono la separazione per il riciclo dei rifiuti (72%, +6% rispetto al 2011) e la riduzione del consumo energetico (52%) e dell'acqua (37%). Cresce poi la scelta di mezzi di trasporto più ecologici (35%, +5% dal 2011) e di prodotti a km 0 (35%, +6% dall'anno precedente).
Il 75% dei consumatori europei sarebbe disposto a spendere un poco di più se il prodotto fosse amico dell'ambiente (sicuramente il 28%, probabilmente il 47%). Tutti i paesi vedono aumentare questa tendenza tranne l'Italia, che totalizza il 67%, perdendo 8 punti dal 2011. Questo dato differisce nella ricerca di SWG: ad una domanda simile il 78% degli italiani ha risposto che spenderebbe di più per prodotti più ecologici (sicuramente il 19%, probabilmente il 59%).
Per gli europei il rispetto verso l'ambiente e i fattori sociali hanno lo stesso peso nella misurazione di quanto è progredita una nazione quanto il fattore economico (59%), e per il 20% della popolazione tali elementi hanno un peso addirittura superiore. Emerge poi chiaramente che le politiche attuate per proteggere l'ambiente non sono ritenute sufficienti: secondo gli europei le responsabilità sono condivise fra le grandi compagnie (77%), i governi nazionali (70%) e gli stessi cittadini(65%). Chi dovrebbe fare di più è in primo luogo l'Unione europea (56%) e poi a scendere i governi e le amministrazioni locali.
Per visualizzare l'infografica nelle sue dimensioni originali è sufficiente cliccare sull'anteprima qui sotto.
A livello europeo la protezione dell'ambiente è considerata abbastanza importante (42%) o molto importante (53%), per un totale del 95% degli intervistati. Si tratta di un dato in aumento di un punto percentuale rispetto a quanto rilevato nel 2011. Gli aspetti che preoccupano maggiormente gli europei sono l'inquinamento dell'aria (56%), quello dell'acqua (50%), le ripercussioni sulla nostra salute delle sostanze chimiche contenute nei prodotti che utilizziamo tutti i giorni e, in egual modo, l'aumento della quantità dei rifiuti (43%), nonché l'esaurimento delle risorse naturali (36%).
Il 75% dei cittadini dell'Europa pensa che la questione ecologica abbia effetto sulla vita di tutti i giorni molto (35%) o in parte (42%), ma su questo aspetto sono più sensibili gli abitanti di Cipro, Grecia e Malta (oltre il 90%) piuttosto che quelli di Danimarca (56%) Austria e Olanda (66%), Belgio (67%) e Germania (68%).
Le azioni più comuni fatte per ragioni ecologiche sono la separazione per il riciclo dei rifiuti (72%, +6% rispetto al 2011) e la riduzione del consumo energetico (52%) e dell'acqua (37%). Cresce poi la scelta di mezzi di trasporto più ecologici (35%, +5% dal 2011) e di prodotti a km 0 (35%, +6% dall'anno precedente).
Il 75% dei consumatori europei sarebbe disposto a spendere un poco di più se il prodotto fosse amico dell'ambiente (sicuramente il 28%, probabilmente il 47%). Tutti i paesi vedono aumentare questa tendenza tranne l'Italia, che totalizza il 67%, perdendo 8 punti dal 2011. Questo dato differisce nella ricerca di SWG: ad una domanda simile il 78% degli italiani ha risposto che spenderebbe di più per prodotti più ecologici (sicuramente il 19%, probabilmente il 59%).
Per gli europei il rispetto verso l'ambiente e i fattori sociali hanno lo stesso peso nella misurazione di quanto è progredita una nazione quanto il fattore economico (59%), e per il 20% della popolazione tali elementi hanno un peso addirittura superiore. Emerge poi chiaramente che le politiche attuate per proteggere l'ambiente non sono ritenute sufficienti: secondo gli europei le responsabilità sono condivise fra le grandi compagnie (77%), i governi nazionali (70%) e gli stessi cittadini(65%). Chi dovrebbe fare di più è in primo luogo l'Unione europea (56%) e poi a scendere i governi e le amministrazioni locali.
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