Lo Sportello Ricerca europea e il caso di successo di Virostatics
17.01.2017
ViroStatics, azienda biofarmaceutica operativa dal 2007, con sede legale a Sassari e sede operativa ad Alghero presso il Parco tecnologico della Sardegna, è stata finanziata dalla Commissione Europea nell'ambito dell'azione di Horizon 2020 dedicata alle PMI. Il progetto beneficiario del finanziamento riceverà un contributo di 50.000 euro per la realizzazione dell'analisi della fattibilità tecnico-scientifica e del potenziale economico-commerciale dell'idea progettuale. Il titolo del progetto è "Development of the Cyclin-Dependent Kinase Inhibitor VS2-370 to Target HIV-associated Malignancies and to Purge Viral Reservoir (THAMAR - THUNDER)" e si inquadra nell'ambito delle attività di Virostatics, ovvero la produzione di farmaci per la cura di infezioni virali e tumori.
Lo Strumento per le PMI è uno schema di finanziamento pensato per le imprese che sviluppano innovazione (di prodotto, di servizio, di processo e di business model) al fine di guadagnare competitività sui mercati nazionali e internazionali attraverso tre fasi che ricalcano l'intero ciclo innovativo: dalla valutazione della fattibilità tecnico-commerciale dell'idea, passando per lo sviluppo del prototipo su scala industriale e della prima applicazione sul mercato fino alla fase della commercializzazione.
Come si è sviluppato il percorso di candidatura che avete affrontato tramite lo Sportello Ricerca europea di Sardegna Ricerche?
Per la partecipazione allo Strumento per le PMI, Virostatics ha usufruito dei servizi di assistenza tecnica specialistica erogati dallo Sportello Ricerca europea di Sardegna Ricerche, beneficiando dell'intero percorso di accompagnamento fino alla presentazione della proposta progettuale. Il percorso è iniziato nel 2014. Le prime consulenze sono state utili per valutare la qualità e l'eleggibilità dell'idea progettuale e verificare l'esistenza di bandi di finanziamento idonei. Una volta individuato il bando, Virostatics è stata supportata nell'ulteriore sviluppo e definizione dell'idea progettuale fino al momento della presentazione della proposta di candidatura.
Inoltre, attraverso la partecipazione ai corsi di formazione organizzati dallo Sportello, l'impresa ha potuto fruire di una formazione specifica fondamentale al fine di acquisire le competenze chiave per la scrittura, la gestione, la rendicontazione dei progetti di ricerca e innovazione nell'ambito di Horizon 2020. Nel corso del 2016 il progetto era già stato valutato eccellente dalla Commissione ricevendo una valutazione sopra soglia (13 su 15), ma non era stato finanziato per insufficienza di fondi, ottenendo tuttavia il riconoscimento di ben due Seal of Excellence (Certificati di Eccellenza).
Virostatics ha continuato a migliorare la propria proposta, usufruendo della consulenza tecnica degli esperti (della società EUCORE Consulting) messi a disposizione dallo Sportello Ricerca europea che, attraverso un'analisi approfondita dell'Evaluation Summary Report (ESR) rilasciato dai valutatori della Commissione Europea, hanno revisionato l'intera proposta progettuale riuscendo a concludere con successo il percorso e a ottenere il finanziamento ambito.
Ci potete raccontare l'obiettivo del progetto presentato?
ViroStatics ha identificato una nuova classe di molecole in grado di contrastare le perturbazioni dei meccanismi cellulari che sono alla base dei processi di oncogenesi e infezioni virali. L'azienda si è focalizzata come target sulle proteine cellulari CDK (chinasi ciclina-dipendenti), coinvolte in questi processi. Utilizzando un sistema di screening validato sono stati selezionati nuovi inibitori di queste proteine umane e tra tutti è stato possibile identificare il composto VS2-370 (candidato clinico), in fase avanzata di sviluppo preclinico, indicato per il trattamento dei tumori associati all'infezione del virus dell'immunodeficienza umana (HIV). Questi tipi di tumori si manifestano nei pazienti infetti più frequentemente, più precocemente e in maniera più aggressiva rispetto alla popolazione sana. L'obiettivo del progetto che realizzeremo attraverso lo strumento SME di fase I è svolgere uno studio di fattibilità per lo sviluppo del composto VS2-370 come farmaco oncologico nei tumori associati ad HIV e in generale in ambito oncologico. In base ai riscontri ottenuti potremo pianificare i successivi passi per il completamento del pacchetto di dati necessario per l'avanzamento del composto alle fasi cliniche di sviluppo e al primo studio nell'uomo.
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Virostatics
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Come si è sviluppato il percorso di candidatura che avete affrontato tramite lo Sportello Ricerca europea di Sardegna Ricerche?
Per la partecipazione allo Strumento per le PMI, Virostatics ha usufruito dei servizi di assistenza tecnica specialistica erogati dallo Sportello Ricerca europea di Sardegna Ricerche, beneficiando dell'intero percorso di accompagnamento fino alla presentazione della proposta progettuale. Il percorso è iniziato nel 2014. Le prime consulenze sono state utili per valutare la qualità e l'eleggibilità dell'idea progettuale e verificare l'esistenza di bandi di finanziamento idonei. Una volta individuato il bando, Virostatics è stata supportata nell'ulteriore sviluppo e definizione dell'idea progettuale fino al momento della presentazione della proposta di candidatura.
Inoltre, attraverso la partecipazione ai corsi di formazione organizzati dallo Sportello, l'impresa ha potuto fruire di una formazione specifica fondamentale al fine di acquisire le competenze chiave per la scrittura, la gestione, la rendicontazione dei progetti di ricerca e innovazione nell'ambito di Horizon 2020. Nel corso del 2016 il progetto era già stato valutato eccellente dalla Commissione ricevendo una valutazione sopra soglia (13 su 15), ma non era stato finanziato per insufficienza di fondi, ottenendo tuttavia il riconoscimento di ben due Seal of Excellence (Certificati di Eccellenza).
Virostatics ha continuato a migliorare la propria proposta, usufruendo della consulenza tecnica degli esperti (della società EUCORE Consulting) messi a disposizione dallo Sportello Ricerca europea che, attraverso un'analisi approfondita dell'Evaluation Summary Report (ESR) rilasciato dai valutatori della Commissione Europea, hanno revisionato l'intera proposta progettuale riuscendo a concludere con successo il percorso e a ottenere il finanziamento ambito.
Ci potete raccontare l'obiettivo del progetto presentato?
ViroStatics ha identificato una nuova classe di molecole in grado di contrastare le perturbazioni dei meccanismi cellulari che sono alla base dei processi di oncogenesi e infezioni virali. L'azienda si è focalizzata come target sulle proteine cellulari CDK (chinasi ciclina-dipendenti), coinvolte in questi processi. Utilizzando un sistema di screening validato sono stati selezionati nuovi inibitori di queste proteine umane e tra tutti è stato possibile identificare il composto VS2-370 (candidato clinico), in fase avanzata di sviluppo preclinico, indicato per il trattamento dei tumori associati all'infezione del virus dell'immunodeficienza umana (HIV). Questi tipi di tumori si manifestano nei pazienti infetti più frequentemente, più precocemente e in maniera più aggressiva rispetto alla popolazione sana. L'obiettivo del progetto che realizzeremo attraverso lo strumento SME di fase I è svolgere uno studio di fattibilità per lo sviluppo del composto VS2-370 come farmaco oncologico nei tumori associati ad HIV e in generale in ambito oncologico. In base ai riscontri ottenuti potremo pianificare i successivi passi per il completamento del pacchetto di dati necessario per l'avanzamento del composto alle fasi cliniche di sviluppo e al primo studio nell'uomo.
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