Nuovi materiali per applicazioni aerospaziali
Il Centro e-learning dell'ex Clinica Aresu ha ospitato la conferenza stampa del professor Giacomo Cao sul recente deposito da parte dell'università di Cagliari di un brevetto internazionale sugli UHTC, cioè i materiali ceramici compositi caratterizzati da temperature di liquefazione estremamente elevate (superiori a 3000 gradi centigradi) che li rendono adatti per importanti applicazioni aerospaziali, quali la realizzazione del "naso" e dei profili alari delle future generazioni dei velivoli di rientro dai viaggi spaziali. Sono cioè materiali candidati per la costruzione di veicoli spaziali di nuova generazione, assolutamente decisivi per quelle parti in cui il velivolo subisce il primo violento impatto con l'atmosfera al rientro sulla Terra.
Gli inventori del procedimento brevettato sono, oltre a Cao, ordinario del dipartimento di Ingegneria chimica e dei materiali e direttore del Centro interdipartimentale di ingegneria e scienze ambientali (CINSA), Roberto Orrù, associato, Antonio Mario Locci, ricercatore, e Roberta Licheri, assegnista di ricerca. Un gruppo che vanta una solida collaborazione con il CIRA, il Centro italiano ricerche aerospaziali, presieduto da Sergio Vetrella, già direttore dell'Agenzia spaziale italiana, che ha testato il prodotto tra la fine del 2005 e l'inizio del 2006, invitando poi Cao a tenere un seminario sull'argomento agli esperti del settore.
È stata illustrata inoltre la creazione dell'impresa "spin-off" che sfrutterà il "know how", le tecnologie ed i brevetti per la sintesi e densificazione di materiali innovativi, sviluppati nell'ambito del gruppo di ricerca coordinato da Giacomo Cao, che entra nella fase conclusiva. La costituenda impresa, a cui parteciperanno, oltre a ricercatori dell'ateneo cagliaritano, alcuni soggetti industriali, ha presentato, sulla base del piano di impresa, domanda di finanziamento a valere sul bando della regione Sardegna per la "Progettazione integrata".
Stefano Cocumelli
Redazione UnicaNews
Link utili
Università di Cagliari
Gli inventori del procedimento brevettato sono, oltre a Cao, ordinario del dipartimento di Ingegneria chimica e dei materiali e direttore del Centro interdipartimentale di ingegneria e scienze ambientali (CINSA), Roberto Orrù, associato, Antonio Mario Locci, ricercatore, e Roberta Licheri, assegnista di ricerca. Un gruppo che vanta una solida collaborazione con il CIRA, il Centro italiano ricerche aerospaziali, presieduto da Sergio Vetrella, già direttore dell'Agenzia spaziale italiana, che ha testato il prodotto tra la fine del 2005 e l'inizio del 2006, invitando poi Cao a tenere un seminario sull'argomento agli esperti del settore.
È stata illustrata inoltre la creazione dell'impresa "spin-off" che sfrutterà il "know how", le tecnologie ed i brevetti per la sintesi e densificazione di materiali innovativi, sviluppati nell'ambito del gruppo di ricerca coordinato da Giacomo Cao, che entra nella fase conclusiva. La costituenda impresa, a cui parteciperanno, oltre a ricercatori dell'ateneo cagliaritano, alcuni soggetti industriali, ha presentato, sulla base del piano di impresa, domanda di finanziamento a valere sul bando della regione Sardegna per la "Progettazione integrata".
Stefano Cocumelli
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